La presidenza della Conferenza delle Chiese europee (Kek – organismo che riunisce 126 chiese di tradizione ortodossa, protestante, anglicana e vetero-cattolica e di 43 organizzazioni associate), riunita nei giorni scorsi ad Atene, dichiara la propria contrarietà “ad un attacco preventivo contro l’Iraq” e “incoraggia l’iniziativa della presidenza greca dell’Unione europea in favore di una politica estera e di sicurezza comune”, soprattutto in relazione alla crisi irachena. La presidenza della Kek “approva la dichiarazione dei dirigenti ecclesiastici europei e americani pubblicata il 5 febbraio a Berlino che condanna un attacco preventivo contro l’Iraq si legge nel testo della risoluzione approvato all’unanimità e diffuso oggi . E sostiene anche l’iniziativa del Consiglio nazionale delle Chiese negli Usa che ha organizzato delle visite nelle differenti capitali europee con la volontà di portare un messaggio di pace”. La presidenza Kek si è inoltre congratulata con “l’iniziativa presa dalla presidenza greca dell’Unione europea di sviluppare una politica estera e di sicurezza comune all’interno dell’Unione europea, soprattutto in relazione alla crisi irachena. Noi sosterremo tutti gli sforzi attuati dai governi Ue per evitare la guerra”. Per quel che riguarda i problemi dell’intera area medio-orientale la Kek suggerisce “di trovare una soluzione sotto gli auspici delle Nazioni Unite, tenendo conto delle risoluzioni e iniziative precedenti dell’Onu in favore della pace. Deploriamo ogni tentativo di dare a questa guerra una giustificazione religiosa”. Al contrario, in prossimità della Quaresima, le Chiese europee invitano “tutti i cristiani ad intensificare le loro preghiere e i loro sforzi per difendere la pace”.Sir