Sono cominciati questa mattina a Baghdad i colloqui tecnici per determinare le procedure di distruzione dei missili al Samoud II. Esperti dell’Onu e tecnici iracheni valuteranno tempi e modalità per l’operazione, ma si suppone tutto possa cominciare entro pochi giorni, se non subito. Il capo degli ispettori delle Nazioni Unite, Hans Blix, si è mostrato molto soddisfatto per la collaborazione del governo di Saddam Hussein, mentre Usa e Gram Bretagna ritengono lo smantellamento dei missili un inganno ed insistono nella loro politica radicale. Francia, Germania e Russia, al contrario, hanno sostenuto che la decisione è molto importante perché dimostra l’efficacia delle ispezioni. Dal canto suo Mosca ha ribadito di poter ricorrere al veto in Consiglio di sicurezza nel caso si dovesse votare per un attacco militare. Ieri aerei da combattimento angloamericani hanno bombardato con missili alcune postazioni radar nel sud dell’Iraq. L’azione sarebbe avvenuta vicino Nasiriyah, 250 km a sud-est di Baghdad secondo gli Usa, mentre gli iracheni parlano dell’aeroporto di Bassora, più a sud e di importanza strategica molto maggiore. I feriti, sempre secondo Baghdad, sarebbero tre e sarebbero tutti civili. Negli ultimi giorni gli attacchi sono stati quotidiani ed avrebbero l’obiettivo di cominciare a rompere il sistema antiaereo iracheno in vista della guerra. Privi di avallo internazionale, i bombardamenti sono iniziative autonome di Stati Uniti e Gran Bretagna, che hanno deciso di istituire due zone di non sorvolo, a nord e sud del Paese, con la giustificazione di voler proteggere curdi e sciiti, oppositori del governo. (Misna)