Vita Chiesa

Papa Francesco: no a “uso egoistico delle sessualità, alle pratiche magiche e a discordia, gelosia, divisioni, invidie”

Le opere dello spirito, invece, portano frutti come “amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé”. Il papa ha ricordato i due “fronti contrapposti” contenuti nella Lettera di San Paolo ai Galati. Le opere della carne, ha ammonito Francesco, sono frutto “del comportamento soltanto umano, ‘ammalatamente’ umano”, e “fanno riferimento all’uso egoistico della sessualità, alle pratiche magiche che sono idolatria e a quanto mina le relazioni interpersonali, come discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie”. “L’postolo le chiama opere della carne – ha precisato il Papa – non perché nella nostra carne umana ci sia qualcosa di sbagliato o cattivo; anzi, abbiamo visto come egli insista sul realismo della carne umana portata da Cristo sulla croce! Carne è una parola che indica l’uomo nella sua dimensione solo terrena, chiuso in sé stesso, in una vita orizzontale, dove si seguono gli istinti mondani e si chiude la porta allo Spirito, che ci innalza e ci apre a Dio e agli altri. Ma la carne ricorda anche che tutto questo invecchia, che tutto questo passa, marcisce, mentre lo Spirito dà la vita”. I cristiani, invece, sono chiamati a vivere secondo lo Spirito: “Può essere un buon esercizio spirituale leggere l’elenco di San Paolo e guardare alla propria condotta, per vedere se corrisponde, se la nostra vita è veramente secondo lo Spirito Santo, se porta questi frutti”, il consiglio di Francesco.