Vita Chiesa
Grosseto: “La Bibbia, parola di Dio per l’uomo di oggi”, a Scarlino, Scarlino Scalo e monastero di Siloe mostra sulla Scrittura
La Bibbia, questa “illustre sconosciuta”, purtroppo anche per gli stessi cristiani, che spesso hanno con essa un rapporto distante fatto di timore ed intriso di non comprensione.
La Bibbia rimane ad oggi il libro tra i più acquistati, ma senz’altro tra i meno letti. Ed ecco la necessità di mettere in atto iniziative volte alla riscoperta ed alla conoscenza del testo biblico.
Nasce così, nel 2018 a Torino, e da lì parte, la mostra itinerante in tutta Italia, accolta al momento dalla parrocchia di Scarlino e dai monaci di Siloe, «La Bibbia Parola di Dio per l’uomo d’oggi», composta da 20 pannelli plastificati, tipo roller, montati su supporto a vela, volti ad illustrare che
cosa sia la Bibbia, come è composta, come è nata, la sua ispirazione, il suo ruolo fondamentale nella vita dei credenti, come leggerla, ecc… Insomma tutto ciò che risulta utile per avvicinare le persone alla conoscenza del Testo sacro.
E quindi, in collaborazione con la diocesi di Torino, la mostra sarà visitabile alla chiesa Madonna delle Grazie di Scarlino Scalo fino al 13 ottobrechiesa di San Donato a Scarlino dal 15 al 24 ottobre ed al Monastero di Siloe, a Poggio del Sasso, dal 25 al 28 ottobre.
“Per le comunità parrocchiali ritornare alla Parola letta, ascoltata, meditata personalmente o in gruppi è un esercizio che dobbiamo recuperare con urgenza, anche per la necessità di leggere le vicende della vita con lo sguardo di fede, che nasce sulla Scrittura”, commenta don Josè Gabazut, parroco di Scarlino e Scarlino scalo.
“Nella tradizione monastica – osserva p. Mario Parente, priore della comunità monastica di Siloe – la meditazione della Scrittura è talmente radicata nella vita quotidiana del monaco, tanto da esserne “impastato” e la preghiera stessa del singolo monaco era di far risuonare sulla bocca e nel cuore singoli versetti. Questo ci fa comprendere la centralità della Scrittura nella nostra vita di consacrati ma anche nel nostro apostolato con la gente. Questa mostra rappresenta un piccolo, ma efficace segno”.