Vita Chiesa

Il Papa: l’aborto è omicidio, la Chiesa sia compassionevole

L’aborto “è più di un problema, è un omicidio, chi fa un aborto uccide, senza mezze parole”. Così il Papa, rispondendo alle domande dei giornalisti sul volo che da Bratislava lo riportava a Roma. “Prendete voi un qualsiasi libro di embriologia per studenti di medicina”, l’invito di Francesco, secondo quanto riferisce Vatican news: “La terza settimana dal concepimento, tutti gli organi stanno già lì, tutti, anche il Dna… È una vita umana! Questa vita umana va rispettata, questo principio è così chiaro! A chi non può capire, farei questa domanda: è giusto uccidere una vita umana per risolvere un problema? È giusto assumere un sicario per uccidere una vita umana? Scientificamente è una vita umana. È giusto farla fuori per risolvere un problema? È per questo la Chiesa è così dura su questo argomento, perché se accettasse questo è come se accettasse l’omicidio quotidiano”. “Mi diceva un capo di Stato che il calo demografico è cominciato perché in quegli anni c’è stata una legge sull’aborto così forte che hanno fatto sei milioni di aborti e questo ha lasciato un calo di nascite nella società di quel Paese”, ha rivelato Francesco. “Ogni volta che i vescovi hanno gestito non come pastori un problema si sono schierati sul versante politico”, ha fatto notare il Papa: “Cosa deve fare il pastore? Essere pastore, non andare condannando. Ma anche il pastore degli scomunicati? Sì, è pastore e deve essere pastore con lui, essere pastore con lo stile di Dio. E lo stile di Dio è vicinanza, compassione e tenerezza”.

Papa Francesco ha risposto anche a una domanda sulle unioni omosessuali: «Ho parlato chiaro su questo. Il matrimonio è un sacramento, la Chiesa non ha potere di cambiare i sacramenti così come il Signore li ha istituiti. Ci sono leggi che cercano di aiutare le situazioni di tanta gente che ha un orientamento sessuale diverso. È questo è importante che si aiuti la gente, ma senza imporre cose che, per loro natura, nella Chiesa non vanno. Ma se una coppia omosessuale vuole vivere insieme, gli Stati hanno possibilità civilmente di sostenerla, di dare loro sicurezza di eredità, salute, ecc… I francesi hanno una legge su questo, non solo per gli omosessuali, ma per tutte le persone che vogliono associarsi. Ma il matrimonio è matrimonio. Questo non vuol dire condannarli, sono fratelli e sorelle nostri, dobbiamo accompagnarli. persone che sono così, no, per favore, sono fratelli e sorelle nostre. Dobbiamo accompagnarli, ma il matrimonio come sacramento è chiaro, è chiaro. Che ci siano leggi civili… Tre vedove, per esempio, che vogliano associarsi grazie a una legge per avere il servizio sanitario, per avere poi la loro eredità… C’è il Pacs francese, ma niente a che vedere con le coppie omosessuali. Che le coppie omosessuali possono usarla, possono usarla, ma il matrimonio come sacramento è tra uomo e donna e delle volte, come dicevo, si crea confusione. Sì, dobbiamo, tutti uguali, rispettare tutti – il Signore è buono e salverà tutti (…), il Signore vuole la salvezza di tutti – ma per favore non fare che la Chiesa rinneghi la sua verità. Tanti, tante persone di orientamento omosessuale si accostano al sacramento della penitenza e si accostano per chiedere consiglio ai sacerdoti e la Chiesa li aiuta ad andare avanti nella propria vita, ma il sacramento del matrimonio è un’altra cosa».

A èproposito del suo colloquio con Orban, ha dichiarato: «Io sono stato visitato, è venuto il presidente da me, ha avuto questo garbo, è la terza volta che lo incontro ed è venuto con il primo ministro e con il vice primo ministro, erano in tre. Ha parlato il presidente. Il primo tema è stata l’ecologia, davvero chapeau a voi ungheresi, la coscienza ecologica che voi avete, impressionante. Mi ha spiegato come purificano i fiumi, cose che io non sapevo. Poi io ho domandato sulla media dell’età, perché sono preoccupato dell’inverno demografico: in Italia la media dell’età è 47 anni, in Spagna credo peggio ancora, tanti villaggi sono vuoti o con tanti anziani. Come si risolve? Il presidente mi ha spiegato la legge che loro hanno per aiutare le coppie giovani a sposarsi, ad avere figli. Interessante, è una legge che assomiglia abbastanza alla legge francese, ma più sviluppata. Per questo i francesi non hanno il dramma che ha la Spagna e che abbiamo noi. Mi hanno spiegato questo e lì il primo ministro e il vice primo ministro hanno aggiunto qualcosa di tecnico su come era questa legge. Sull’immigrazione, no, non se n’è parlato. Poi siamo tornati sull’ecologia pure e sulla famiglia, nel senso di ciò che domandavo, sul fatto che c’è tanta gente giovane, tanti bambini… Ma anche in Slovacchia: io sono rimasto stupito, tanti bambini e tante coppie giovani e questa è una promessa. Adesso la sfida è cercare posti di lavoro, perché altrimenti andranno fuori a cercarlo. Queste sono state le cose… Ha parlato sempre il presidente, ambedue i ministri aggiungevano qualche dato. L’incontro è durato abbastanza, circa 40 minuti».

Tra le domande, anche una su chi rifiuta i vaccini anti-Covid. Il Papa ha risposto così: «È un po’ strano perché l’umanità ha una storia di amicizia con i vaccini: il morbillo, la poliomielite… Ora è arrivato questo. Forse è arrivato per la virulenza e l’incertezza, non solo della pandemia, ma anche per la diversità dei vaccini e anche la fama di alcuni vaccini, che non sono adatti o sono un po’ più che acqua distillata. Questo nella gente ha creato una paura. Altri che dicono che è un pericolo perché affermano che col vaccino ti entra il virus dentro e tante argomentazioni che hanno creato questa divisione. Anche nel Collegio cardinalizio ci sono alcuni negazionisti e uno di questi, poveretto, è ricoverato con il virus. Ironia della vita. Non so spiegarlo bene, alcuni dicono perché i vaccini non sono sufficientemente sperimentati e hanno paura… Si deve chiarire e parlare con serenità di questo. In Vaticano sono tutti vaccinati tranne un piccolo gruppetto che si sta studiando come aiutare».