Sono state, le ultime settimane, dense di impegni per la parrocchia di San Jacopo a Querceto a Sesto Fiorentino. Prima nel ricordo della figura eroica di Padre Eligio Bortolotti, sacerdote appartenete agli Oblati di San Giuseppe d’Asti, parroco proprio a Querceto durante la seconda guerra mondiale. E, successivamente, per la visita del cardinale Ernest Simoni per la festa del Crocifisso miracoloso. Padre Eligio, infatti, è stato ricordato per il suo prodigarsi “instancabilmente durante l’occupazione tedesca per proteggere e difendere il suo popolo dallaviolenza dei nazifascisti, quando fu prelevato dalle truppe in ritirata e barbaramente fucilato presso Baroncoli il 5 settembre 1944”.Quest’anno è stato invitato dal parroco, Padre Sebastian Soy, a presiedere la Santa Messa di suffragio monsignor Luciano Giovannetti, Vescovo Emerito della Diocesi di Fiesole, che all’età di 9 anni, il 29 giugno 1944, assistette all’Eccidio di Civitella in Val di Chiana, dove furono uccisi 244 civili e il parroco, don Alcide Lazzeri. Il sacerdote, dopo la celebrazione della Santa Messa, che proprio Giovannetti aveva servito come chierichetto, donò senza indugio, la propria vita in riscatto dei civili che, nonostante il gesto eroico del sacerdote, furono barbaramente trucidati dai tedeschi. “Padre Eligio, sacerdote fedele alla parola di Dio ed esemplare in mezzo al popolo di Dio, – queste le parole di monsignor Giovannetti – attraverso la sua vita e il suo ministero era esempio con lo zelo indefesso nei confronti dei malati, dei giovani, delle famiglie e di tutta la comunità a lui affidata, nella quale amava stare anche nei momenti del pericolo rimasetra il suo popolo quale testimone della presenza del Signore fino alla sua pia e santa morte, testimoniando in maniera sublime il comandamento nuovo, l’amore verso Dio e verso i fratelli la grandezza della vita stà proprio in questo”. Dopo la Celebrazione Eucaristica è stato organizzato un pellegrinaggio, verso il luogo dell’uccisione di Padre Bortolotti, passando dai sentieri Monte Morello, arrivando al Cippo posto in ricordo nel Comune di Calenzano in località Baroncoli grazie alla collaborazione di Misericordia, Associazione Nazionale Carabinieri, La Racchetta, Anpi, Pro loco e Borgo di Querceto. Martedì 14 settembre, invece, il Cardinale Simoni si è recato in visita alla comunità parrocchiale di San Jacopo a Querceto nel giorno dedicato all’Esaltazione della Santa Croce, accompagnato da monsignor Giancarlo Corti, Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Firenze, che ha presieduto la Messa concelebrata dal parroco, Padre Sebastian Soy degli Oblati di San Giuseppe e animata dalla corale parrocchiale. I sestesi, infatti, sono sempre stati fortemente legati al Crocifisso, ai cui piedi sempre pregava l’allora parroco di Querceto, Padre Eligio Bortolotti. Al termine della celebrazione il cardinale Simoni si è soffermato a lungo in preghiera, assorto ai piedi del grande “Crocifisso Miracoloso”, opera d’arte lignea policromata del XIV secolo. Il Crocifisso, a cui il cardinale è particolarmente legato, è conosciuto come il “Crocifisso del Beato Chiarito”, perché custodito per secoli dalle Monache Claustrali Domenicane del “Beato Chiarito”, che nel 1930 dopo secoli si trasferirono da Firenze a Querceto nella Villa Capponi e dopo la soppressione del Monastero 10 anni fa è ora custodito nella parrocchia.