«Senza lo Spirito Dio è lontano, Cristo nel passato, il Vangelo lettera morta, la Chiesa un’organizzazione, ma con lo Spirito il Risorto è presente, il Vangelo è vita, nella Chiesa è la Trinità, l’agire umano è divinizzato» ha esordito don Valentino citando Ignazio patriarca di Lataqia all’assemblea ecumenica di Uppsala del 1968. È vero, ma dobbiamo fare ancora molta strada perché queste affermazioni diventino realtà. Come cattolici ci siamo dimenticati della presenza dello Spirito negli ultimi secoli: sarà il Vaticano II a dare uno scossone e affermare che la Chiesa «è a servizio dello Spirito di Cristo che la vivifica» (Lumen gentium). Lutero affermava nel Grande Catechismo che «lo Spirito Santo ci introduce nella sua santa comunità, nel seno della Chiesa dove, attraverso la predicazione ci conduce a Cristo».Interessante l’excursus della pastora Annette, luterana di Firenze che ha presentato dopo Lutero, il ruolo giocato da Bach con la sua musica, il risveglio nel XVIII secolo, la diaconia vista come lato pratico della spiritualità e infine la dimensione etico-politica nel secolo scorso. Ci sono affinità culturali nel mondo occidentale anglicano, riformato, cattolico, dove il battezzato è certamente parte attiva. Ben diverso il mondo orientale dove il punto di partenza è sempre e soltanto Dio. Don Mauro ci ha invitati a farci inondare dalla luce della Trasfigurazione, così come emana dall’icona che aveva posto sul tavolo davanti a noi. Ecco allora la vocazione della Chiesa rivolta a divinizzare l’umanità. Lucia Alessandrini ha presentato il nascere e lo svilupparsi del Rinnovamento dello Spirito per concludere citando gli inviti di papa Francesco nelle veglie di Pentecoste del 2017 e di quest’anno a «uscire» e lavorare insieme ai fratelli pentecostali nati nella Riforma, dal momento che è lo stesso Spirito che li anima. Padre Benedetto ha presentato in particolare «la spiritualità come vita nello Spirito, alla luce dell’esperienza monastica», dove il vero protagonista è lo Spirito che spinge alla ricerca, all’ascolto, alla celebrazione dell’amore del Padre manifestato in Cristo, da vivere come figli, come fratelli e come compagni di viaggio nel mondo.Renato RossiCommissione regionale ecumenismo