Vita Chiesa

Festa liturgica di san Paolino, patrono di Lucca. L’omelia di mons. Paolo Giulietti

Questo, come l’anno passato, a motivo delle disposizioni di contrasto alla pandemia che limitano i numeri delle presenze in chiesa.

Nell’omelia, l’arcivescovo Paolo Giulietti, si è soffermato a commentare le letture proposte nella celebrazione che offrivano tre coordinate del messaggio cristiano: il mistero dell’incarnazione, il perdono dei peccati, la visione universalistica. Mons. Giulietti ha tentato poi “per la particolarità di questa assemblea, una lettura laica di queste coordinate: intendendo per laicità non l’esclusione del fatto religioso dalla vita pubblica, ma invece la possibilità che ogni visione dell’uomo dia il proprio apporto alla vita pubblica nell’ottica del bene comune” consapevole che “la fede, con il suo patrimonio ha influito in maniera naturale nel corso dei secoli nella cultura, nella storia, nell’arte, nella filosofia, nella politica della nostra terra”.

Alle autorità rappresentanti le istituzioni sul territorio ha quindi richiamato a più riprese la Costituzione Repubblicana. Con il “mistero dell’incarnazione si palesa la convinzione che la realtà sia capace di Dio, che l’umanità sia buona, perché in questa umanità si rende presente e agisce il figlio di Dio fatto carne. Ciò ispira la visione costituzionale, perché dice che lo Stato non è il primo elemento ma lo Stato riconosce tutto ciò che c’è di buono, di vero, nella realtà sociale che lo precede: la realtà della famiglia, i corpi intermedi, le autonomie comunali”. “Poi il perdono dei peccati: delle fragilità delle persone si deve fare carico la collettività. La nostra è una collettività in cui il farsi carico gli uni degli altri è un fondamentale dovere di solidarietà che fa parte della visione costituzionale”.

“Poi la visione universalistica, che anche la nostra Costituzione sposa, di un rapporto tra i popoli ispirato alla fratellanza, che rifiuta la guerra, che confida negli strumenti del dialogo, orientato alla cooperazione internazionale”. Infine, mons. Giulietti ha concluso così l’omelia: “Chiediamo davvero che la celebrazione di oggi, l’essere qui a venerare San Paolino, per i credenti e per i non credenti, per la comunità cristiana e la comunità civile, ci renda pienamente consapevoli del dono del Vangelo, perché non ne smarriamo gli stimoli e gli inviti”.

Dopo l’omelia, l’omaggio delle autorità a san Paolino: il Comune di Minucciano ha offerto l’olio per la lampada e quello di Lucca, come da tradizione, il cero.