Vita Chiesa

Ventesimo anniversario della Charta Œcumenica: messaggio leader Chiese cristiane in Italia

È questo “l’impegno” che le Chiese cristiane presenti nel nostro Paese si prendono a 20 anni dalla firma della Charta Œcumenica, documento storico europeo firmato a Strasburgo il 22 aprile 2001 che dettava le “Linee guida per la crescita della collaborazione”.

Lo sottoscrivono i presidenti della Conferenza episcopale italiana, card. Gualtiero Bassetti, della Federazione delle Chiese protestanti, il pastore Luca Negro, e il metropolita Polykarpos, arcivescovo d’Italia ed esarca per l’Europa meridionale.

In un messaggio inviato oggi per il 20° anniversario della Charta Œcumenica, i tre leader cristiani spiegano come il documento firmato a Strasburgo fu il frutto di “un paziente e sapiente lavoro avviato con la prima Assemblea ecumenica europea, svoltasi a Basilea nel 1989”. Erano gli anni in cui l’Europa era alle prese con “la caduta di muri e cortine” e nel 2001 la storia fu per sempre segnata dal “drammatico crollo delle Torri Gemelle”. In quel contesto, le Chiese cristiane avevano saputo elaborare insieme “un cammino di conoscenza sempre più profonda e di convergenza”, impegnandosi “concretamente a fare di questa collaborazione fraterna un segno credibile di un’unità possibile e un annuncio del Vangelo della pace. Un cammino di speranza per tutti, offerto dai cristiani ai loro fratelli e sorelle in umanità”.

“Oggi – si legge nel Messaggio – a vent’anni di distanza, l’Europa e le Chiese presenti nel continente si ritrovano nel pieno di un’altra sfida epocale: la crisi economica, i cambiamenti climatici, i flussi migratori e, da ultimo, la pandemia che affliggono il mondo intero e colpiscono l’Europa al cuore dei suoi valori e principi di convivenza civile e di solidarietà umana. La ricerca della pace, della giustizia e della salvaguardia del creato, che le Chiese in Europa hanno fatto esplicitamente propria a partire dall’ultimo decennio del secolo scorso, si declina oggi come cura delle persone e delle relazioni, come fratellanza umana e custodia della terra, come bene comune”. I leader delle Chiese cristiane riconoscono il cammino di unità e collaborazione che anche in Italia è stato percorso. “Molti degli impegni presi insieme dalle Chiese cristiane nel 2001 restano ancora da attuare, ma un preciso solco di sequela del Signore Gesù è tracciato”, si legge nel messaggio. In tante regioni e città sono sorti Consigli di Chiese cristiane. “Sono segni incoraggianti che non dobbiamo e non vogliamo lasciar cadere, ma custodire e alimentare, affinché siano fermento di unità e di riconciliazione”.

Messaggio integrale nel 20° anniversario della Charta Œcumenica (22 aprile 2001 – 22 aprile 2021)

Vent’anni fa le Chiese cristiane in Europa sottoscrivevano la Charta Œcumenica, un documento contenente le “Linee guida per la crescita della collaborazione” tra di loro, frutto di un paziente e sapiente lavoro avviato con la prima Assemblea Ecumenica Europea, svoltasi a Basilea nel 1989. Tra la caduta di muri e cortine che attraversavano l’Europa e il drammatico crollo delle Torri Gemelle, le Chiese cristiane avevano saputo elaborare insieme un cammino di conoscenza sempre più profonda e di convergenza verso una testimonianza comune da rendere al Signore della storia. Avevano saputo impegnarsi concretamente a fare di questa collaborazione fraterna un segno credibile di un’unità possibile e un annuncio del Vangelo della pace. Un cammino di speranza per tutti, offerto dai cristiani ai loro fratelli e sorelle in umanità.

Oggi, a vent’anni di distanza, l’Europa e le Chiese presenti nel continente si ritrovano nel pieno di un’altra sfida epocale: la crisi economica, i cambiamenti climatici, i flussi migratori e, da ultimo, la pandemia che affliggono il mondo intero e colpiscono l’Europa al cuore dei suoi valori e principi di convivenza civile e di solidarietà umana. La ricerca della pace, della giustizia e della salvaguardia del creato, che le Chiese in Europa hanno fatto esplicitamente propria a partire dall’ultimo decennio del secolo scorso, si declina oggi come cura delle persone e delle relazioni, come fratellanza umana e custodia della terra, come bene comune.

Anche in Italia il terreno pazientemente lavorato da tante donne e uomini, discepoli dell’unico Signore Gesù Cristo, e il seme gettato vent’anni fa dalle Chiese presenti in Europa con la Charta Œcumenica, si sono trasformati in impegno quotidiano, in faticosa ma convinta ricerca di cammini nuovi e antichi per rendere possibile la “corsa del Vangelo” nell’oggi della storia. Molti degli impegni presi insieme dalle Chiese cristiane nel 2001 restano ancora da attuare, ma un preciso solco di sequela del Signore Gesù è tracciato. In tante regioni e città sono sorti in questi vent’anni Consigli di Chiese cristiane che hanno posto la Charta Œcumenica tra i fondamenti costitutivi. Sono segni incoraggianti che non dobbiamo e non vogliamo lasciar cadere, ma custodire e alimentare, affinché siano fermento di unità e di riconciliazione.

In sintonia con la Dichiarazione congiunta della Conferenza delle Chiese Europee e del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa in occasione di questo anniversario, rendiamo grazie al Signore per quanto ha operato in mezzo a noi, attraverso di noi e nonostante noi, in questi venti anni, e nuovamente

CI IMPEGNIAMO

a una collaborazione fraterna secondo quelle Linee guida, che diventi sempre più una testimonianza comune affinché i discepoli del Signore “siano una cosa sola e il mondo creda” (Gv 17,21).

Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia

Metropolita Polykarpos Arcivescovo d’Italia ed Esarca per l’Europa Meridionale

Chiesa Cattolica Italiana

Gualtiero Cardinale Bassetti Presidente Conferenza Episcopale Italiana

Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia

Pastore Luca Maria Negro Presidente

Roma, 20 aprile 2021