Sono due, in particolare, i cicli biennali (divisi in quattro semestri) che partiranno a ottobre, per la Licenza in Teologia biblica e in Teologia dogmatica. Opportunità che vengono offerte agli studenti che abbiano già completato il primo ciclo quinquennale, conseguendo il Baccalaureato in teologia (titolo equivalente al diploma universitario; la Licenza è invece riconosciuta dallo Stato come laurea). I percorsi possono essere completati con il Dottorato in Teologia, sostenendo una dissertazione che costituisca «un effettivo contributo al progresso delle scienze teologiche».È possibile però seguire anche i singoli corsi, decidendo di sostenere o meno l’esame finale: una proposta che viene fatta, in questo caso, a sacerdoti o religiosi che possono utilizzare questa possibilità come corso di aggiornamento, a catechisti o operatori pastorali come opportunità di formazione permanente, o semplicemente a chiunque possa essere interessato ad approfondire argomenti di carattere biblico, teologico, antropologico, liturgico.Il percorso proposto dal dipartimento biblico-storico-patristico della Facoltà teologica, per il conseguimento della Licenza in teologia biblica, è basato anzitutto sulla conoscenza dell’ebraico e del greco biblico, lingue sostenute da due lettorati. La Licenza in Teologia biblica offre ai suoi iscritti, oltre l’avviamento ai metodi della ricerca, lo studio di sezioni significative delle Sacre Scritture, al fine di perfezionarne la conoscenza e di creare futuri docenti delle discipline bibliche. Agli iscritti a questa licenza vengono anche proposti programmi di perfezionamento attraverso corsi intensivi di archeologia biblica, che si tengono annualmente – il 2020 fa eccezione per il virus – a Gerusalemme presso lo Studium Biblicum Franciscanum, in collaborazione con altre facoltà teologiche. Oltre a un corso introduttivo di metodologia biblico-patristica, e ai corsi propri di ebraico, greco biblico, Antico e Nuovo Testamento, quali ad esempio un corso sui testi della Passione nei Vangeli, sono previsti corsi opzionali: «La metafora del deserto e del cammino dall’Esodo al Vangelo», «Alle origini della storia: creazione, diluvio e Isacco», «Icone di fraternità al femminile», letteratura intertestamentaria. Due seminari, infine, affronteranno l’Opera Giovannea e l’uso delle Scritture nel Nuovo Testamento. Anche quest’anno terrà un corso, in comune con la licenza dogmatica, il prof. Romano Penna.Il ciclo per la Licenza in teologia dogmatica propone due percorsi teologici, uno antropologico e l’altro liturgico. L’obiettivo è quello di approfondire e ampliare la conoscenza teologica, e di iniziare lo studente ai metodi della ricerca. I corsi propri saranno dedicati alla teologia trinitaria di San Tommaso, ad alcune questioni epistemiologiche di ecclesiologia, alla teologia della celebrazione, all’incontro fra musica e teologia, all’ontologia trinitaria. Ci saranno poi i corsi del percorso liturgico (teologia simbolica, sacramenti, preghiere eucaristiche) e quelli del percorso antropologico (il concetto di «conciliarità» in alcuni autori russi, l’anima forma del corpo, antropologia teologica in prospettiva di genere. I seminari si concentreranno sullo spazio di culto, la Messa, l’etica ambientale, o grandi Concili della Chiesa. Saranno proposte, oltre a questi corsi, anche altre attività di studio e ricerca.I due cicli di Teologia biblica e di Teologia dogmatica hanno tre corsi comuni: prospettive storiche e cristologiche, prospettive teologiche e liturgiche, prospettive estetiche e artistiche.La Facoltà teologica dell’Italia centrale ha sede in Piazza Tasso a Firenze; per informazioni ed iscrizioni ci si può rivolgere alla segreteria accademica della Ftic, tel. 055428221, segreteria@teofir.it.