Vita Chiesa
Coronavirus, vescovo Santucci (Massa Carrara Pontremoli): «Sarà una Settimana Santa che non avremmo mai immaginato»
«Abituati a condividere la fede, anche attraverso i riti e i gesti delle celebrazioni, diventa una dura prova vivere nella solitudine quanto di più bello e ricco la nostra storia ci consegna».
La celebrazione delle Palme, si svolgerà, interamente, in chiesa con le persone strettamente necessarie per il servizio liturgico. L’inizio è alle ore 18 di domenica 5 aprile. I fedeli sono invitati a mettere un ramoscello d’ulivo alla porta o alla finestra della propria abitazione. «In questo anno in cui, a causa della pandemia Condiv-19, siamo privati della celebrazione comunitaria della Pasqua il ramo non benedetto sarà un segno “ferito” che ci ricorda il tempo dell’esilio come per il popolo di Israele».
La Messa del Giovedì Santo, «in Coena Domini» sarà alle 20: sarà omesso il rito della «lavanda dei piedi» e non si allestirà «l’Altare della reposizione».
Il Venerdì santo la celebrazione della Passione del Signore inizierà alle ore 15. È prevista una particolare intenzione, nella Preghiera universale, per i malati e i defunti e per chi vive nello smarrimento. Dopo l’ostensione della Croce, l’adorazione avverrà senza il tradizionale bacio.
Infine la Veglia pasquale, sabato santo, sarà celebrata, sempre a porte chiuse, alle ore 22.
La «domenica di Pasqua» il Vescovo sarà in Cattedrale alle ore 10 mentre alle ore 12, le campane del Duomo, insieme a quelle di tutte le chiese della Toscana, suoneranno a festa, come segno di annuncio della vittoria di Cristo sulla morte, di speranza per uomini e donne in questo tempo di sofferenza, di comunione fra tutte le comunità.
Sono in corso di definizione, i canali digitali, sui quali saranno visibili le celebrazioni.
«Siamo certi – conclude mons. Santucci – che questo momento di difficoltà, aiuterà a riscoprire il valore della fede e la forza dell’amore che il Signore, vincitore della morte, ci ha comunicato con la sua Risurrezione».