Vita Chiesa

Intelligenza artificiale: mons. Paglia (Pav), «scelte etiche trasformano il progresso in sviluppo per tutti». Serve «un’etica della tecnologia»

Mons. Paglia ha analizzato la profondità e la vastità dell’accelerazione tecnologica legata all’intelligenza artificiale (AI) ed ha ribadito che siamo di fronte ad una richiesta pressante di «etica nella tecnologia».

In questo settore la Pav, su mandato di Papa Francesco, è attivamente impegnata ed ha trovato partner sensibili in alcune grandi imprese. L’istituzione vaticana, ha annunciato, sta lavorando per mettere a punto «una Call for Ethics che conduca a un valutazione critica degli effetti di queste tecnologie, dei rischi che comportano, di possibili vie di regolamentazione, anche sul piano educativo. Si tratta di esaminare tutto il percorso di elaborazione, che parte dalla ricerca e dalla progettazione, fino all’uso che ne possono fare le istituzioni o singoli utenti». Contro il rischio che l’uomo diventi succube di una vera e propria «algocrazia», occorre «individuare un modello di monitoraggio interdisciplinare per la ricerca condivisa di un’etica a proposito dell’intero percorso» di ricerca, progettazione, produzione, distribuzione, utilizzo individuale e collettivo.

«Il rischio – ha messo in guardia il presidente della Pav – è che con lo sviluppo di AI l’accesso e l’elaborazione diventino selettivamente riservate alle grandi holding economiche, ai sistemi di pubblica sicurezza, agli attori della governance politica. In altri termini, è in gioco l’equità nella ricerca di informazioni o nel mantenere i contatti con gli altri, se la sofisticazione dei servizi sarà automaticamente sottratta a chi non appartiene a gruppi privilegiati o non dispone di particolari competenze».