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Perù: condanna all’ergastolo per assassino della missionaria Nadia De Munari. La sorella al Sir, “c’era bisogno forte di verità, non abbiamo sentimenti di vendetta o di odio”
“Mettiamo finalmente la parola fine a questo giudizio che ci si aspettava, ma che fino alla sentenza non si sapeva come poteva andare a finire".
“In questo ci sentiamo fortunati rispetto a tante altre famiglie che invece chiedono ancora giustizia. Di sicuro l’autore si merita una condanna severa che riconosca la gravità dell’atto che ha compiuto, ma noi non abbiamo mai avuto desiderio di vendetta o odio nei suoi confronti”. È quanto dichiara al Sir Vania de Munari, sorella della missionaria Nadia de Munari, uccisa nel 2021 a Nuevo Chimbote, in Perù, dopo la notizia della condanna all’ergastolo del ventiquattrenne Moisés López Olórtegui, il reo confesso. In realtà, la lettura della sentenza avverrà l’11 gennaio, ma i giudici hanno già reso note le linee guida rispetto all’esito del processo. Probabilmente, come è stato fatto sapere ai familiari della missionaria, l’avvocato del condannato ricorrerà in appello.