Vita Chiesa

Abusi: respinto ricorso card. Pell. Bruni, «rispetto e attesa per eventuali ulteriori sviluppi»

Con una sentenza a maggioranza di 2-1, il tribunale australiano ha infatti respinto il ricorso presentato da Pell contro il verdetto unanime emesso da una giuria a dicembre, per cui il porporato si è reso colpevole di aver molestato due coristi di 13 anni nella cattedrale di San Patrizio a tra il 1996 e il 1997. «In attesa di conoscere gli eventuali ulteriori sviluppi del procedimento giudiziario – ha proseguito il portavoce vaticano a proposito della posizione della Santa Sede – ricorda che il cardinale ha sempre ribadito la sua innocenza e che è suo diritto ricorrere all’Alta Corte».

Insieme alla Chiesa di Australia, infine, «la Santa Sede conferma la vicinanza alle vittime di abusi sessuali e l’impegno, attraverso le competenti autorità ecclesiastiche, a perseguire i membri del clero che ne siano responsabili». Dopo che la Corte d’appello ha confermato la condanna per pedofilia contro l’alto prelato, il primo ministro australiano Scott Morrison ha affermato oggi che il cardinale George Pell sarà privato del titolo onorifico dell’Ordine dell’Australia. L’Ordine dell’Australia è il più elevato titolo onorifico del Paese. E’ un ordine di cavalleria creato da Elisabetta II nel 1975 allo scopo di riconoscere a cittadini australiani o altre persone risultati o servizi meritori.

«Come per altre vicende, la Congregazione per la Dottrina della Fede attende gli esiti del processo in corso e la conclusione definitiva di tutti i gradi di giudizio prima di occuparsi del caso», ha dichiarato, in risposta alle domande dei giornalisti, Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede. «Come dichiarato dalla Sala Stampa il 26 febbraio scorso – ha proseguito il portavoce vaticano – il Santo Padre aveva già confermato le misure cautelari disposte nei confronti del card. George Pell al rientro del cardinale in Australia, ossia, come di norma, la proibizione dell’esercizio pubblico del ministero e il divieto di contatto in qualsiasi modo e forma con minori di età».