Vita Chiesa

Arezzo, mons. Fontana: «Puntare sul bene comune evitando che le rotture danneggino la città»

«San Donato è ricordato fin dall’antichità per via di quel calice infranto dai pagani, che egli riuscì a rimettere insieme, con la preghiera e con l’impegno. Fece il suo servizio di vescovo, anche se non gli riuscì proprio trovare quel piccolo pezzo mancante, perché il calice potesse essere completo. La soddisfazione del Vescovo aretino fu di riuscire ugualmente a fare la propria parte». Così il vescovo di Arezzo, mons. Riccardo Fontana, che ha utilizzato una metafora, nell’omelia della Messa celebrata ieri in cattedrale in onore del santo patrono, per spiegare che «il calice è la città, la comunità aretina, che, per le discordie ricorrenti, tende sempre a infrangersi in molti pezzi». Il presule ha indicato alla Chiesa locale le tre iniziative attribuite a San Donato: «Occorre puntare sul bene comune, favorire la collaborazione tra le parti, che pur restano diverse, evitando che le rotture danneggino la città intera, soprattutto i più poveri. Bisogna sostenere con la preghiera, cioè con la dimensione soprannaturale, questo servizio in favore del bene di tutti – ha aggiunto il vescovo -. La terza virtù attribuita a San Donato è quella di non cedere di fronte alle difficoltà: se anche manca un pezzo nella ricostruzione del calice simbolico, si dà lode ugualmente a Dio e si prosegue negli impegni assunti».

Durante la celebrazione, è stato ordinato un nuovo diacono, Tommaso Condello, e sono state rese note le nomine dei nuovi parroci della diocesi e di coloro, sacerdoti e laici, incaricati di ministeri e servizi particolari nella Chiesa diocesana.

«È vero che siamo nel mondo, ma non siamo del mondo; è tuttavia compito dei laici essere promotori del bene comune, nella salvaguardia dei diritti della persona e nell’adempimento dei propri doveri», ha detto ancora mons. Riccardo Fontana, ricordando il recente Sinodo diocesano: «Proprio in questo giorno la Chiesa aretina deve far riecheggiare quanto ha deciso in Sinodo e a rendersi disponibile al servizio alla città dell’uomo». Il presule giudica «necessario» che «la ricerca del bene comune sia praticata nella formazione delle coscienze, nel ministero dell’insegnamento». «Quanto mai urgente appare che i cristiani laici si impegnino nell’ambito della cultura e della comunicazione, nello spirito indicato da Papa Francesco – ha aggiunto il vescovo -. Occorre tornare ad avere voce autorevole nel dibattito del territorio, in dialogo con tutti i centri di cultura esistenti».

Nell’omelia di mons. Fontanta, un riferimento anche all’impegno dei laici a «essere custodi del Creato, volontari accanto alle persone malate e con particolari fragilità». «Il nuovo stile della nostra pastorale deve potersi avvalere in modo consistente della ministerialità laicale non già soltanto come aiuto, ma perché i laici sono capaci di svolgere ruoli in virtù del Vangelo, che hanno scelto come ideale di vita». Presenti alla celebrazione, oltre ai sacerdoti della diocesi, anche rappresentanti di altre confessioni, in particolare della Chiesa ortodossa romena e della Chiesa ortodossa russa.

Queste le nomine:

nuove nomine del Capitolo della Cattedrale di Arezzo

mons. Giovacchino Dallara, Canonico penitenziere della Cattedrale di Arezzo

Reverendi Luca Lazzari, Tomasz Kadziolka, Carlo Cosi Giuliano Francioli, Canonici effettivi del Capitolo della Chiesa Cattedrale

nuove nomine per il servizio pastorale nella parrocchie

can. Luca Lazzari, arciprete, parroco delle parrocchie di Terontola, Montanare, Pietraia, Riccio ed Ossaia in Cortona aggregate in Unità Pastorale, vicario foraneo dell’Area Pastorale Cortonese-Castiglionese 3

don Adam Oldachowski, amministratore parrocchiale della parrocchia di Gricignano e Santa Fiora in Sansepolcro

don Severe Elvery Christel Boukaka, amministratore parrocchiale della parrocchia di Gragnano in Sansepolcro

don Gianfranco Cacioli, parroco della parrocchia di Olmo e Pievano di Santa Mustiola al Quarto di Arezzo 

don Piero Sabatini, parroco delle parrocchie di Mercatale e Sant’Angelo di Cortona, aggregate in Unità Pastorale con Terontola

don Antonio Reges Brasil, vicario parrocchiale nella Cattedrale di Arezzo

don Leonardo Mancioppi, vicario parrocchiale nella Cattedrale di Arezzo

don Henryk Gaber, proposto di Rassina e parroco di Chitignano e Corsalone, vicario foraneo dell’Area Pastorale Casentinese 2 Medio Casentino

don Jairo Pinzon Gualdron, vicario parrocchiale della parrocchia di Pieve Santo Stefano  

can. Mahner Basilio Bakhes, parroco della parrocchia di san Giuseppe Operaio in Sansepolcro

padre Maurizio Granai, ofm Cap, vicario parrocchiale della parrocchia di santa Croce in Arezzo  ,cappellano del Cimitero monumentale urbano

padre Luigi Ruggiero, ofm Cap, parroco della parrocchia di Torreone in Cortona

don Danilo Ferreira da Silva, vicario parrocchiale dell’Unità Pastorale delle parrocchie di Monsigliolo, Montecchio e Rinfrena in Cortona 

don Daniele Leoni, parroco della parrocchia di Cesa

don Denis Tkachev, amministratore parrocchiale delle parrocchie di Mercatale Valdarno e Nusenna

don Luigi Buracchi, arciprete di Rigutino

don Alessandro Bivignani, proposto di San Bartolomeo in Anghiari, parroco delle parrocchie di Catigliano, Gello, Tavernelle e Toppole in Anghiari, vicario foraneo dell’Area Pastorale Valtiberina 2

don Manoj Georgekutty Meppurathu, amministratore parrocchiale delle parrocchie di Alberoro e Montagnano

nuove nomine per il servizio nella Curia Diocesana

can. Carlo Cosi, Cancelliere della Diocesi 

don Leonardo Mancioppi, vice cancelliere della Diocesi

dottor Marco Rossi, direttore del Centro per la Pastorale sanitaria

avv. Marco Randellini, direttore del Centro Pastorale per il lavoro

dottor Domenico Alberti, direttore del Centro Pastorale per il laicato

padre Antonio Airò, direttore del Centro Pastorale per la consulta diocesana delle aggregazioni laicali

don Virgilio Annetti, responsabile della Sala di Consultazione dell’Archivio Storico della Diocesi