Vita Chiesa

Ebrei: card. Bassetti, «antisemitismo e terrorismo vanno denunciati e contrastati con tutte le nostre forze»

«Le relazioni tra la Conferenza episcopale italiana e l’Unione delle comunità ebraiche (italiane) permette di promuovere le mutue relazioni insieme a tavoli, grazie ai quali si sollecita la corretta conoscenza dell’ebraismo e del cristianesimo, in particolare nel campo della formazione teologica». Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, in occasione della cerimonia di apertura del XXIV Riunione del Comitato internazionale di collegamento cattolico-ebraico.

Per il cardinale, bisogna guardare in faccia «la realtà quotidiana di questa nostra storia drammaticamente attraversata dall’odio e la folle violenza nelle forme più assurde e atroci da parte di alcuni fanatici»: «I fatti recenti in Sri Lanka e negli Usa a San Diego sono gli ultimi di una lunga serie, dove chiese, sinagoghe e moschee diventano, proprio durante il momento di preghiera, i luoghi di attacchi terroristici».

«L’antisemitismo e il terrorismo vanno denunciati e contrastati con tutte le nostre forze. Ma non dobbiamo fermarci ad espressioni di condanna. Soprattutto in campo educativo – ha proseguito -, vanno seguite le nuove generazioni affinché siano in grado di estirpare e lottare contro tutte quelle forme di pregiudizi che generano quell’odio disumano che ha lo scopo di condizionare relazioni di amicizia e di fratellanza. L’antisemitismo, purtroppo, è ancora vivo nel vecchio continente». «Il compito di costruire una società nuova è già scritto nei testi sacri che sono principio e fondamento della nostra fede, testi che innescano processi educativi che ci invitano a non dimenticare ciò che maggiormente tocca il cuore del Signore – ha concluso il card. Bassetti -: il grido dell’oppresso, del povero, dell’orfano, della vedova e dello straniero. Il grido dell’innocente».