Vita Chiesa

Papa in Bulgaria, tra i profughi a Vrazhdebna: mondo dei migranti, croce dell’umanità

«Tutti gli uomini e le donne sono dei figli di Dio, indipendentemente dalla loro razza o confessione religiosa. Noi cattolici vogliamo fare loro sperimentare, in modo concreto, l’amore di Dio. Tra i nostri collaboratori ci sono numerosi migranti di religione musulmana. Siamo persone di diverse confessioni e siamo orgogliosi di fare parte della grande famiglia della Caritas. Ci impegniamo a diffondere l’amore misericordioso di Dio ai fratelli». Così Silsila Mahbub, volontaria della Caritas, nel saluto rivolto al Papa al suo arrivo al Centro profughi «Vrazhdebna» di Sofia.

«Grazie! I bambini… Loro portano gioia nel vostro cammino; il vostro cammino non sempre bello… E poi c’è il dolore di lasciare la patria e cercare di inserirsi in un’altra patria… C’è sempre la speranza… Oggi il mondo dei migranti e rifugiati è un po’ una croce, una croce dell’umanità, e la croce è tanta gente che soffre… Io ringrazio voi, la vostra buona volontà, e auguro il meglio a voi e a vostri concittadini che avete lasciato nella vostra patria. Che Dio vi benedica e pregate per me», ha detto Papa Francesco alle famiglie ospitate dal Centro profughi «Vrazhdebna».