Vita Chiesa

Papa Francesco: all’Acr, «siate canali di bontà e di accoglienza». «Grazie di aver pensato ai poveri»

«È sempre bello incontrarmi con voi in prossimità del Natale», ha esordito Francesco salutando «con affetto» i ragazzi, accompagnati dal presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, Matteo Truffelli, dall’assistente generale, mons. Gualtiero Sigismondi, dagli educatori e i collaboratori a livello nazionale. «È un dono di Dio, di cui sempre ringraziare, il fatto di avere degli adulti, sacerdoti e laici, che si occupano con tanto amore della vostra formazione umana e cristiana; e quindi dovete pregate per loro, perché abbiano sapienza e pazienza per fare bene questo servizio!», l’invito del Papa, che ha fatto poi riferimento al cammino formativo dell’Acr, incentrato sul tema dell’incontro tra Gesù e le due sorelle Marta e Maria di Betania, così come è narrato dall’evangelista Luca.

«Partendo da questo episodio, voi e gli altri ragazzi di tutte le diocesi italiane state riscoprendo la chiamata ad essere amici di Gesù, a conoscerlo sempre meglio e incontrarlo ogni giorno nella preghiera, per poter essere suoi missionari», l’omaggio all’Acr: «Si tratta di trasmettere un annuncio bello, un messaggio di salvezza ai vostri coetanei, e anche agli adulti. E qual è questo messaggio? Che tutti siamo amati dal Signore: questa è la vera, grande, buona notizia che Dio ha dato al mondo con la venuta del suo Figlio Gesù in mezzo a noi». «Tutti noi siamo amati dal Signore: ci ama, tutti insieme, uno a uno!», ha esclamato il Papa a braccio: «È bello questo». «Sono contento che, unito al cammino formativo, portate avanti sempre un gesto, un’iniziativa di carità», l’altro apprezzamento di Francesco: «Quest’anno è destinata a sostenere il diritto al cibo e la dignità di chi lavora la terra. Apprezzo molto questa scelta, e la incoraggio». Infine il ringraziamento «per il vostro dono che andrà all’Elemosineria Apostolica, una cosa molto utile, cioè dei prodotti che serviranno per l’igiene personale di tante persone povere. Grazie di aver pensato a questo!». «Cari ragazzi, a Natale, ancora una volta, Gesù vuole nascere in voi, nel vostro cuore, per donarvi la gioia vera che nessuno potrà togliervi», l’augurio per questo tempo liturgico: «E voi, offrite questa gioia agli altri ragazzi che vivono situazioni di sofferenza, momenti di difficoltà, specialmente a quelli che vedete più soli e magari maltrattati».

«Il regalo più grande che i ragazzi hanno ricevuto oggi da Papa Francesco è stato essere da lui ascoltati e presi sul serio, nella loro vita e con i loro linguaggi. Vedere il Papa che rispondeva ai loro canti e trovarsi a stretto contatto con lui – un bambino gli ha chiesto un autografo e il Papa lo ha fatto – è stata un’emozione grande per ognuno di loro». È il commento a caldo di Luca Marcelli, responsabile nazionale dell’Azione Cattolica dei ragazzi (Acr), sentito dal Sir dopo il tradizionale appuntamento per gli auguri natalizi con il Papa in Vaticano. Ventiquattro ragazzi dell’Acr provenienti da dodici diocesi, insieme ai loro educatori, hanno rappresentato tutti gli acierrini d’Italia e portato a Francesco richieste concrete. «Due ragazzi, Antonio e Costanza, hanno letto un messaggio che raccoglieva sollecitazioni dalla vita quotidiana», racconta ancora Luca Marcelli. «Gli hanno parlato di problemi di lavoro dei genitori, gli hanno chiesto come vivere l’amicizia con coetanei di paesi e culture e come farsi portavoce della buona notizia con ragazzi più soli, che manifestano il disagio con atteggiamenti da bulli. Altrettanto concreta è stata la riposta del Papa: ha detto loro che in queste situazioni va calato l’annuncio del Vangelo ed è lì che devono raccontare quanto è bello sentirsi amati ed essere amici di Gesù». I ragazzi hanno portato in Vaticano prodotti per l’igiene personale che l’elemosiniere apostolico destinerà a chi ne ha più bisogno e presentato al Pontefice l’iniziativa di solidarietà per il Mese della pace.