Mondo

APPELLO DA BETLEMME: MORIAMO TRA L’INDIFFERENZA DEL MONDO

“Betlemme muore, tra l’indifferenza di tutto il mondo cristiano! E’ tempo che gli uomini di buona volontà (se ce ne sono ancora) aprano gli occhi”. E’ l’ennesimo grido di aiuto che giunge in questi giorni di vigilia natalizia da Betlemme. A lanciarlo sono le suore del “Baby Hospital”, ospedale pediatrico che accoglie in città bambini e famiglie in difficoltà. Il 22 novembre scorso è ripreso l’assedio di Betlemme, in risposta all’attentato di un kamikaze palestinese che ha provocato a Gerusalemme la morte di 11 persone. Il Kamikaze, originario di Hebron, proveniva dai dintorni di Betlemme. Oggi la città – scrivono le religiose – è “umiliata, stremata, ormai ridotta ad una gabbia mortale” e a pochi giorni dal Natale, “non sappiamo più cosa sia il far festa. Lontani dal mondo che annega nei consumi natalizi, avremo un Natale privo di luci; solo il cielo ci regalerà le sue stelle, e ci dovranno bastare. Non c’è posto per la gioia quest’anno, in questa città sotto assedio, che muore di silenzio. I nostri sentimenti più belli e profondi sono spazzati via dal vento gelido della guerra, come foglie morte”. Di fronte agli orrori di un conflitto senza fine, le religiose lanciano un appello alla comunità internazionale e al mondo cristiano. “Come possiamo rimanere indifferenti? Come si può mantenere il silenzio?”. “Il destino di questa città – aggiungono le suore – è quello di pagare, e pagare sempre, per chi semina la morte: condannati tutti ad una punizione di massa, viviamo da prigionieri, come animali in gabbia, sfamati dalle organizzazioni umanitarie. Come si può mantenere il silenzio su Betlemme, a pochi giorni dal Natale?”.Sir