Mondo
IL PAPA ALL’UNESCO: NO ALLA FOLLIA DELLA GUERRA
Solo una “vera solidarietà mondiale” è “capace di donare alla nostra terra un avvenire di sicurezza e di pace duratura”. E’ quanto scrive oggi il Papa, in un messaggio inviato all’Osservatore permanete della Santa Sede presso l’Unesco, mons. Francesco Frollo, in occasione del 50° anniversario dell’istituzione della Missione permanente della Santa Sede.
“Il fenomeno della mondializzazione osserva Giovanni Paolo II è diventata una realtà che caratterizza la sfera dell’economia e della politica, ma anche della cultura, con aspetti positivi e negativi”, e la Chiesa “non cessa di parlare e di agire in favore della giustizia e della pace”, invitando i nostro contemporanei “a cercare con rigore e passione la verità su se stessi”, fonte di “autentica libertà”, per non rimanere vittime “del fascino e del potere sempre rinascenti degli idoli”. “Costruire ponti tra gli uomini”, o “ricostruirli quando la follia della guerra si è impegnata a distruggerli”: questo il compito affidato dal Papa all’Unesco, attraverso “la formazione delle coscienze, e quindi l’educazione dei giovani e l’evoluzione delle mentalità”. E’ questa, secondo Giovanni Paolo II, “una delle sfide importanti della mondializzazione, che non deve condurre ad un livellamento dei valori, né alla sottomissione alle sole leggi del mercato unico, ma piuttosto alla possibilità di mettere in comune le ricchezze legittime di ciascuna nazione al servizio del bene di tutti”.