Vita Chiesa

Sinodo 2018: Ruffini (Dpc), tra i temi la credibilità della Chiesa, non solo a causa degli abusi. «Chiesto perdono»

Ruffini ha precisato che la questione della credibilità della Chiesa si riferisce «agli abusi, ma non soltanto a quelli: anche ad altre manchevolezze come comunità, quando religiosi e laici non sono all’altezza del tempo che ci è dato». Quanto al «clima» che si è respirato tra ieri pomeriggio ed oggi, Ruffini lo ha definito «molto partecipato, molto spirituale, caratterizzato dalla grande attenzione di tutti i partecipanti, non solo dei padri sinodali». Il primo adempimento formale del Sinodo sui giovani, ha riferito Ruffini, è stata l’elezione dei membri della Commissione per l’informazione, ieri al termine delle relazioni: ne fanno parte i cardinali Napier, Tagle, Lacroix, Schönborn e mons. Fisher (Sydney). Gli interventi al Sinodo sono stati finora in totale 25, e ogni cinque interventi è stata fatta una pausa di tre minuti, come richiesto ieri da Papa Francesco. «Uno dei momenti di maggiore commozione – ha riferito Ruffini – è stato quando è stato fatto notare dai padri sinodali che i migranti sono quasi tutti giovani». Per gli abusi, per il tema dei migranti e per altri temi, ha riferito il prefetto, «è stato chiesto perdono».