Vita Chiesa
Preghiera ecumenica Assisi: dichiarazione congiunta, appello per giustizia climatica e solidarietà globale per vittime cambiamenti
Due giorni (31 agosto – 1° settembre) promossi dal Movimento cattolico globale per il clima e dal Comitato direttivo di «Tempo del Creato» in collaborazione con i vescovi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Gubbio, il Sacro Convento di Assisi e l’Istituto Serafico. Questa mattina sul sagrato della basilica superiore di san Francesco è stata data lettura di una dichiarazione ecumenica congiunta che verrà portata in pellegrinaggio in Polonia e consegnata ai leader di governo che parteciperanno a Cop24. A sottoscriverla il vescovo Efraim Tendero, segretario generale World Evangelical Alliance: il rev Martin Junge, segretario generale Lutheran World Federation; Rudelmar Bueno de Faria, segretario generale Act Alliance, che la ha introdotta; p. Heikki Huttunen, segretario generale Cec.
«Il creato si trova di fronte a importanti minacce» perché «abbiamo monetizzato la vita e cercato di trarne profitto», si legge nel documento che sottolinea come eccessiva produzione, consumo, estrazione e avidità abbiano «contribuito a livelli di disuguaglianza senza precedenti», dove pochi posseggono «enormi quantità di risorse e la stragrande maggioranza ha poco o nulla». «La nostra costante richiesta di giustizia climatica continua ad essere una priorità importante», il primo appello.
«Chiediamo inoltre – prosegue il testo – una rinnovata solidarietà globale con le persone e le comunità nei paesi in via di sviluppo, in particolare quelli che subiscono maggiormente gli impatti per gli impatti dei cambiamenti climatici».
I firmatari chiedono «un rinnovato impegno» per l’Accordo di Parigi e i suoi obiettivi di «limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi, costruire una capacità di ripresa globale e fornire finanziamenti, tecnologia e capacità per sostenere l’azione per il clima».
«Chiediamo un rinnovato impegno per l’accordo, e in particolare chiediamo provvedimenti coraggiosi ai prossimi negoziati Onu sul clima in Polonia quest’anno», e «incoraggiamo fortemente i leader politici ad approvare il regolamento di Parigi e le necessarie linee guida per garantire l’ambiziosa, equa e giusta attuazione dell’Accordo». Ciò «deve essere fatto in modo tale da soddisfare la richiesta di una transizione giusta verso una maggiore resilienza ed una riduzione delle emissioni di gas serra per la protezione di questa generazione e di quelle future».
Di qui un appello a sostenere il movimento del disinvestimento dai combustibili fossili per passare «ad un’economia basata sull’energia pulita». «Invitiamo tutte le persone di fede ad unirsi a questi sforzi e prendere parte al crescente movimento per prenderci cura del nostro prossimo prendendoci cura del creato», conclude la dichiarazione.