Vita Chiesa

Firenze, incontro in parrocchia sull’8xmille

«La nostra Parrocchia, nell’ambito di un più ampio progetto per un concorso a livello nazionale al quale parteciperà, – si legge in una nota – è coinvolta in quest’opera di divulgazione e sensibilizzazione del sostegno economico della Chiesa. Tutti sono caldamente invitati a partecipare per informarsi sulla provenienza delle risorse economiche per la nostra diocesi e la Chiesa».

La firma per l’8xmille è innanzitutto una scelta. Quella di destinare alla Chiesa cattolica, allo Stato italiano o ad altre confessioni religiose (per scopi «sociali o umanitari» a gestione statale oppure «religiosi o caritativi» gestiti da confessioni religiose) una quota (pari all’8 per mille) del gettito complessivo che lo Stato riceve dall’Irpef. Non è una tassa in più, solo l’opportunità di sostenere chi decidi tu durante la dichiarazione dei redditi. Non si tratta dell’otto per mille dell’Irpef pagata da ciascun contribuente, ma dell’otto per mille del gettito complessivo che lo Stato riceve da questa imposta. Non ti costa niente, ma è un piccolo gesto che può fare la differenza. Ma cosa succede se non viene effettuata nessuna scelta espressa da una firma? La quota dell’8 per mille viene ripartita ugualmente in maniera proporzionale tra le diverse confessioni religiose che si trovano in elenco.

In proporzione alle firme ricevute, la Chiesa cattolica utilizzerà i fondi a lei destinati, come previsto dalla legge 222/85, per 3 finalità:

• Esigenze di culto e pastorale della popolazione Italiana

• Interventi caritativi in Italia e nei paesi in via di sviluppo

• Sostentamento dei sacerdoti