Vita Chiesa
Carrara, convegno mons. Taliercio sul «dopo settimana sociale»
Promosso dall’Azione Cattolica in collaborazione con Cisl provinciale, l’ufficio diocesano di Pastorale Sociale del Lavoro e «Progetto Policoro», il Convegno, giunto alla ottava edizione, vedrà come relatori Andrea Bucelli, responsabile regionale della Pastorale sociale e del lavoro, Riccardo Cerza, segretario generale Cisl Toscana e Daniele Mocchi, dell’Istituto di studi e ricerche della CCIAA di Massa Carrara. A coordinare il tavolo dei lavori Andrea Fagioli, direttore di «Toscana Oggi».
Dopo i saluti del presidente dell’AC diocesana Marco Leorin e di Dino Sodini, presidente della Camera di Commercio, i relatori metteranno a fuoco i temi della Settimana sociale in chiave locale. «Sulla scorta di quanto accaduto a Cagliari, occorre recuperare – ha spiegato Fausto Vannucci, direttore dell’Ufficio di pastorale sociale e del lavoro della diocesi apuana – quella coesione sociale che oltre a rappresentare un modello di convivenza basato sulla solidarietà, ha contribuito, nel nostro Paese, a più elevati livelli di benessere ed alla formazione di una solida classe media. Il livello di disoccupazione a Massa Carrara – ha precisato Vannucci – è superiore addirittura a quello rilevato negli anni più bui della crisi generale del nostro Paese, mentre è addirittura del 48,9% quella dei giovani dai 15 ai 29 anni. Proprio a causa di questo allarmante ultimo dato è in funzione, da qualche anno la Diocesi, il “Progetto Policoro”. Promosso dalla CEI, ha lo scopo di aiutare i giovani ad iniziare una attività lavorativa. Un animatore, sostenuto dai direttori degli Uffici Diocesani di Pastorale Sociale e del Lavoro, Caritas e Pastorale Giovanile, indirizza e supporta i giovani verso una loro attività lavorativa, individuale o cooperativistica , maggiormente adatta alle loro aspirazioni e qualità. È una piccola risposta ma nella quale si somma all’esigenza lavorativa territoriale quella solidarietà che sta alla base di una forte coesione sociale».
Il convegno è dedicato alla memoria di mons. Taliercio che, come spiega Marco Leorin, «è stato un sacerdote che ha voluto molto bene all’Azione Cattolica, stimato per le sue doti umane e spirituali. Era un insegnante di teologia morale, uno studioso, un uomo di cultura e di fede che ha contribuito a far conoscere il Concilio Vaticano II, ribadendo sempre l’importanza di una fede incarnata». Nel Convegno si affronterà anche il tema della sostenibilità ambientale ed etica come caratteristiche di base per le aziende che vogliono operare nel pubblico. «Ritengo utile – continua Leorin – affrontare il tema della capacità professionalizzante della filiera formativa, ovvero quanto, alla fine dei percorsi formativi e di studio, le persone sono realmente in grado di entrare nel mondo del lavoro. Il Convegno Taliercio sarà l’occasione per fare un quadro della situazione economica provinciale alla luce in particolare di quest’ultimo elemento».
Per il futuro sono in cantiere altri progetti. «Vorremmo programmare – conclude Leorin – almeno altri due appuntamenti, uno a giugno e uno a ottobre, in stile workshop nel corso dei quali proseguiamo nello studio della realtà locale, ci confronteremo ed elaboreremo delle proposte concrete da proporre nel prossimo Convegno del 2019 agli interlocutori opportuni (imprenditori, scuole, politica)».