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State of the Union: Metsola (Parlamento Ue), “difendere la politica della speranza”. Ricordo di David Sassoli
“David era un combattente per il Parlamento europeo, per noi, per l’Europa” e “credeva nel potere dell’Europa di forgiare un nuovo percorso in questo mondo”: con queste parole di ricordo per David Sassoli e rivolgendosi agli “europei”, la presidente del Parlamento Roberta Metsola, oggi a Firenze, ha iniziato il suo intervento alla seconda giornata dello State of the Union.
Ha collegato i suoi ricordi di ragazza quando Malta è entrata nell’Ue, alle persone in Ucraina, Moldavia, Georgia e nei Balcani Occidentali che guardano all’Europa con gli stessi sentimenti di “speranza e senso di appartenenza”. Con la guerra in Europa e la “crescente polarizzazione nelle società”, è necessario che il progetto riguadagni “il senso di scopo, entusiasmo, una chiara direzione”. Ma quella che Metsola ha definito una “invasione brutale, illegale e medioevale della Russia in Ucraina” ha accelerato il “bisogno dell’Europa di creare strumenti e un processo per esercitare la leadership in questo mondo nuovo e incerto”, tanto più che ora più che mai, “il peso dell’ordine globale democratico poggia sulle spalle dell’Europa”. Quindi ha osservato: “Se Putin ha pensato che la nostra diversità fosse una debolezza”, quella “è la nostra forza”. Perché l’Europa sia pronta per le prossime generazioni, questo il tema dei giorni di Firenze, servirà “difendere la politica della speranza”. Con un veloce riferimento alla Conferenza sul futuro dell’Europa, che si chiuderà lunedì 9 maggio, la presidente ha concluso affermando: “Conosciamo le sfide e sappiamo che le dobbiamo affrontare. Abbiamo fiducia in noi stessi, crediamoci”.