Vita Chiesa

Papa in Colombia: Burke, «Ci saranno anche riferimenti alla pace ma va ad annunciare il Vangelo»

Circa 21.178 chilometri percorsi; dodici discorsi in spagnolo «di cui cinque con la D maisucola»; quattro omelie; due saluti, un Angelus, due libri d’onore firmati, questi i dati essenziali del pellegrinaggio. Il Pontefice ha recentemente ricevuto in Vaticano i vescovi del Venezuela, molti di loro saranno probabilmente presenti in Colombia. «E’ possibile che qualcuno di loro partecipi ad una Messa ma non è stato organizzato alcun incontro con loro», ha precisato Burke rispondendo ai giornalisti. Burke ha inoltre escluso che siano stati organizzati incontri ufficiali con le Farc, che hanno costituito un partito, o con l’opposizione, e ha affermato di non avere ancora informazioni sulle modalità di svolgimento degli incontri in nunziatura.

Nel Paese – 6 arcidiocesi e 52 diocesi – Francesco visiterà in quattro giorni altrettante città. Ogni giorno, ha spiegato Burke, «ci sarà un tema diverso». Il 7 settembre a Bogotà, filo conduttore sarà «artigiani di pace, promotori della vita»; il giorno successivo a Villavicencio spazio al tema della «riconciliazione con Dio, all’interno degli stessi colombiani, con la natura». La giornata di sabato 9 settembre a Medellin sarà ispirata al tema della vita cristiana come discepolato; domenica 10 a Cartagena, «dove è sepolto Pedro Claver» si svolgerà all’insegna della dignità della persona e dei diritti umani.

«Al suo arrivo nel Paese – ha spiegato Burke –, circa 700mila persone lo seguiranno lungo la strada dall’aeroporto alla nunziatura» (15 km) e ad accoglierlo in nunziatura vi sarà anche un gruppo di ragazzi orfani e persone bisognose aiutate dalla Chiesa». Alla Messa del 7 settembre nel parco Bolivar attese circa 700mila persone e Francesco sarà accolto da alcuni giovani Down e persone con disabilità mentale.

Venerdì 8 settembre, secondo giorno del suo viaggio apostolico in Colombia dove arriverà la sera del 6, Papa Francesco presiederà a Villavicencio la celebrazione per la beatificazione di due martiri colombiani, mons. Jesús Jaramillo Monsalve, vescovo di Arauca, dell’Istituto per le Missioni Estere di Yarumal, e il sacerdote Pedro María Ramírez Ramos, chiamato «el cura de Armero». Presiederà inoltre nel Parque Las Malocas «un grande incontro di preghiera per la riconciliazione nazionale» alla presenza di vittime di violenza e di ex guerriglieri. «Il Papa – ha precisato Burke – ha voluto fare questo incontro all’interno di un contesto liturgico, alla luce della Parola di Dio». Ci saranno anche le testimonianze di quattro persone e sarà portato il crocifisso rimasto dalla strage avvenuta nella chiesa di Bojayà, bombardata e distrutta. Nel Parque de los Fundadores, dove inizia l’Amazzonia che si estende in numerosi Paesi latino-americani, si svolgerà l’incontro per la riconciliazione con la natura, presso la Croce della Riconciliazione. Verranno piantati mille alberi, uno dei quali, a titolo simbolico, sarà Francesco a farlo.

Sabato 9 settembre a Medellin, cosiddetta «capitale cattolica» ma nota alle cronache per il feroce cartello di narcotrafficanti, dopo la Messa il Pontefice incontrerà fra gli altri la locale comunità di gesuiti dell’Hogar San José, un gruppo di orfani, sacerdoti, religiosi e seminaristi.

A Cartagena, domenica, visiterà uno dei quartieri più poveri e benedirà la prima pietra delle case per i senzatetto e dell’Opera «Talitha Qum», rete internazionali di religiosi contro la tratta delle persone. Dopo l’Angelus, visiterà la casa santuario di Pedro Claver e incontrerà 300 afroamericani assistiti dai gesuiti.