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TERRA SANTA: NUOVO APPELLO DEL PAPA PER LA PACE E LA “RIPRESA DEI NEGOZIATI”

Un appello per “la ripresa del negoziato tra le parti”, facendo “tutto il possibile” affinché “cessi il conflitto armato, che è senza soluzione e che non dà nessuna prospettiva di speranza ai popoli presenti”. A lanciarlo è stato venerdì 3 maggio il Papa, in occasione della presentazione delle lettere credenziali dell’Ambasciatore del Marocco presso la Santa Sede, Mohamed Sbihi. Ricevendo il nuovo ambasciatore, Giovanni Paolo II ha ricordato “la tragica situazione” del Medio Oriente e “le preoccupazioni che ci assalgono riguardo ai Luoghi Santi della religione, particolarmente la Città Santa di Gerusalemme, simbolo, per tutti i credenti delle religioni monoteiste, della pace che viene da Dio. La Santa Sede – ha proseguito il Papa – ha fatto conoscere la sua viva inquietudine di fronte agli avvenimenti più recenti e non cessa di adoperarsi per la ripresa del negoziato tra le parti in conflitto, facendo tutto il possibile affinché cessi il conflitto armato, che è senza soluzione e non dà nessuna prospettiva di speranza ai popoli presenti”. Solo un “dialogo coraggioso, animato dalla volontà di costruire un avvenire possibile per tutti gli abitanti di questa terra e per tutte le comunità che ci vivono – ha ribadito il Santo Padre – potrà condurre a una pace giusta e duratura”. “Né la violenza cieca del terrorismo, né la violenza della guerra possono costituire una soluzione”, ha sottolineato il Papa augurandosi che “i nostri sforzi incessanti e l’impegno risoluto della comunità internazionale riesca a convincere gli uni e gli altri a tornare al tavolo del negoziato”. Sir