Vita Chiesa

Convegno Scienza & Vita: card. Bassetti, «la cultura della cura si contrappone alla cultura dello scarto»

«Davvero un bel regalo», il commento del presidente nazionale Alberto Gambino che ne ha dato lettura in apertura del convegno sul tema «Rosso come l’amore. Accanto alla persona malata tra scienza, dedizione e normalità». «La cultura della cura – spiega il porporato – è, innanzitutto, un modus vivendi che si contrappone alla cultura dello scarto. È una cultura che si batte per la difesa della vita e per una assistenza amorevole del sofferente. La cultura della cura è, in secondo luogo, una cultura della solidarietà: una cultura che non abbandona nessuno, che si preoccupa degli ultimi, degli indifesi, dei poveri e di quelli che oggi vengono considerati degli scarti». Gli scarti, prosegue Bassetti, «sono forse tali per il mondo ma non lo sono per gli occhi di Dio. Non c’è sofferenza o malattia, non c’è utilità o falsa dignità, che legittima la soppressione di una vita umana».

Oggi, come ai tempi di san Filippo Neri di cui ricorre la memoria liturgica, prosegue Bassetti, «difendere la vita significa prendersi cura degli ultimi, di coloro che non hanno diritti da reclamare ma, all’opposto, una relazione di amore da testimoniare. È l’amore testimoniato da Giobbe, cantato dal Cantico dei Cantici, glorificato da Gesù. È l’amore quotidiano e silenzioso delle famiglie che si prendono cura fino alla fine dei propri cari. È l’amore professionale di medici e scienziati che in ogni vita vedono rispecchiata non solo un grumo di materia ma un sussulto d’umanità». «Cos’è l’uomo?», l’interrogativo conclusivo del presidente Cei, secondo il quale, «a questa domanda non più banale, la cui risposta non è più scontata, abbiamo tutti quanti il compito di rispondere con sapienza e discernimento. Abbiamo il compito, nuovo e grande, di confrontarci e di collaborare con tutte le persone di buona volontà».