Vita Chiesa

Assemblea Cei, «dialogo disteso e riservato, cordiale e franco» tra il Papa e i vescovi

Il documento richiama il testo consegnato dal Papa ai presuli: «Ho scritto quanto volevo dirvi, animato dalla volontà di aiutare la vostra Conferenza ad andare avanti» – nel quale raccomanda ai pastori della Chiesa italiana «respiro e passo sinodale»: condizioni per «rinnovare davvero la nostra pastorale e adeguarla alla missione della Chiesa nel mondo di oggi» e, così, «essere servi della vita in questo tempo ferito». Il confronto seguito alla relazione del card. Angelo Bagnasco, prosegue il comunicato, «ha fatto emergere lo sguardo attento e pensoso dei vescovi, il loro interrogarsi innanzitutto sulla situazione della fede e le ragioni del credere proposte all’uomo contemporaneo». Condivisa la necessità di sostenere le parrocchie nell’impegno di rinnovamento pastorale e culturale in senso missionario, rispetto alla quale «si è raccolta anche la disponibilità a rivedere configurazione e funzionalità degli stessi organismi nazionali e regionali della Conferenza».

La 70ª Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana (Aula del Sinodo, 22-25 maggio) ha concentrato la propria attenzione soprattutto sul tema dei giovani. Tra gli altri argomenti affrontati alla luce della «esperienza di prossimità ecclesiale alla vita reale delle persone», riferisce il comunicato finale dei lavori diffuso oggi, «il dramma della disoccupazione con le responsabilità della politica e di un’economia scivolata nella finanza; la questione ambientale, segnata dall’inquinamento di diverse aree del territorio e dal ritardo tanto nella bonifica, quanto – e più – nell’assunzione di un’ecologia integrale; l’opera educativa e solidale a cui si è interpellati dalle continue migrazioni come dalle diverse forme di povertà che minano le famiglie». I vescovi si sono inoltre soffermati sulla situazione di «forte difficoltà» in cui versano «le diocesi provate dai recenti terremoti, alle prese con tante famiglie sfollate, chiese distrutte e comunità da ricostruire, mentre un patrimonio culturale e artistico rischia di venir meno». Non è mancato un riferimento «grato e affettuoso ai presbiteri, dettato dal riconoscimento del loro servizio generoso alla gente». In questa prospettiva è stato presentato pure il Sussidio sul rinnovamento del clero a partire dalla formazione permanente: frutto del lavoro collegiale dei Pastori, offre proposte qualificate e percorsi di comunione con cui realizzarle.

Ai giovani e alle modalità con cui raggiungerli con la proposta cristiana, all’incidenza della fede nelle vita, al rapporto con la cultura e con la dimensione ecclesiale e missionaria l’Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana (Aula del Sinodo, 22 – 25 maggio) ha dedicato l’attenzione principale. Duplice la prospettiva: «Nella fiducia del contributo che la Chiesa può ricevere da loro e, nel contempo, nella consapevolezza della responsabilità di offrire loro il Vangelo quale incontro per una vita buona e riuscita». Sullo sfondo degli Orientamenti pastorali del decennio, il prossimo Sinodo dei vescovi (Giovani, fede e discernimento comunitario) è avvertito dai vescovi «come una grande opportunità, che – per essere tale – richiede l’assunzione di alcune scelte precise: l’ascolto dei giovani», la «formazione, il riconoscimento e la riconoscenza di animatori che siano educatori, pronti a rapportarsi con il mondo della scuola, dello sport, della musica»; l’attenzione ad «alimentare nei presbiteri – specie in quelli giovani – la passione e la cura per le nuove generazioni». La questione giovanile, secondo i vescovi «chiama in gioco la maturità degli adulti, la loro capacità di esserci e di esserci come testimoni credibili». I lavori di gruppo hanno ribadito l’importanza di questa presenza negli ambienti dei giovani, attenti a farsi carico di «segnali di disagio» che si manifestano nei tanti che abbandonano la scuola, disoccupati e inattivi, vittime della solitudine.

I media nazionali e diocesani. Nel corso dell’Assemblea generale distinte comunicazioni hanno presentato ai vescovi la situazione dei media Cei con un’attenzione anche a quelli delle realtà diocesane, riferisce il comunicato finale diffuso oggi. «L’Agenzia Sir, in stretto rapporto con l’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali – si legge nel documento -, sta vivendo una stagione di riposizionamento per essere sempre più e meglio la voce ufficiale della Chiesa italiana e nel contempo porsi a servizio, per un verso, dei territori – a partire dai settimanali diocesani – e, per l’altro, dell’Europa», mentre il quotidiano Avvenire «in un mercato segnato da pesanti contrazioni, registra nel 2016 un incremento dello 0,4% rispetto all’anno precedente, in coincidenza con la pubblicazione del nuovo sito Internet e l’elaborazione di un Piano strategico». Il 2016, prosegue il comunicato, «è stato caratterizzato anche per l’offerta di Tv2000 e InBlu Radio da una significativa crescita qualitativa e quantitativa, con un significativo allargamento dell’area del consenso e della capacità di influenza». L’attenzione dell’Assemblea generale è stata posta anche sui media diocesani, strumenti sul territorio per «assicurare voce e chiavi di lettura autorevoli, contribuendo quindi alla formazione dell’opinione pubblica». In questa linea, un’opportunità preziosa è  la Legge di riforma dell’editoria. La Segreteria generale – attraverso il ruolo di coordinamento dell’Ufficio per le comunicazioni sociali – sta lavorando con la Federazione italiana dei settimanali cattolici, l’Associazione Corallo e l’Acec per accompagnare sul piano giuridico e formativo le diocesi nell’affrontare in modo integrato e lungimirante la riorganizzazione delle testate.

8xmille. Nel corso dell’Assemblea  è stato  illustrato il bilancio consuntivo dell’Istituto centrale per il sostentamento del clero per l’anno 2016; presentato e approvato il bilancio consuntivo della Cei per l’anno 2016; sono stati definiti e approvati i criteri per la ripartizione delle somme derivanti dall’otto per mille per l’anno 2017. Per quanto riguarda l’otto per mille, «a fronte di una riduzione del gettito, anche quest’anno c’è stato un ulteriore incremento di quota di risorse destinate a interventi caritativi a livello nazionale». I presuli hanno inoltre condivisa «l’importanza di intensificare la collaborazione sia tra Istituti diocesani sia tra questi e l’Istituto centrale per lo studio, la predisposizione di indirizzi comuni, la condivisione di esperienze, la possibilità di una condivisione di professionalità e una gestione in comune di alcuni servizi amministrativi, fino alla possibilità di accorpamento». Approvate due determinazioni a modifica delle disposizioni concernenti la concessione di contributi finanziari della Cei per interventi in materia di beni culturali ecclesiastici e nuova edilizia di culto. Approvato, infine, l’aggiornamento delle Norme circa il regime amministrativo dei Tribunali ecclesiastici italiani in materia matrimoniale per conseguenza della riforma introdotta dal Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus di Papa Francesco. Il testo deve ora essere sottoposto alla recognitio della Santa Sede.

Mons. Raspanti vice presidente per il Sud. Oltre all’elezione della terna di vescovi diocesani da proporre al Santo Padre per la nomina del suo presidente – che Papa Francesco ha designato nella persona del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia–Città della Pieve, l’Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana (Aula del Sinodo, 22 – 25 maggio) ha eletto mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, nuovo vicepresidente della Cei per il Sud Italia. Tra le altre nomine, quella di don Gianni De Robertis (Bari-Bitonto) a direttore generale della Fondazione Migrantes.