Vita Chiesa

Papa Francesco, Angelus: «abbandonare pregiudizio contro gli altri e interesse personale». Il «grazie» ai milanesi

«Comportarsi come figli della luce – ha spiegato Francesco – esige un cambiamento radicale di mentalità, una capacità di giudicare uomini e cose secondo un’altra scala di valori, che viene da Dio. Il sacramento del Battesimo, infatti, esige la scelta di vivere come figli della luce e camminare nella luce». «Se adesso vi chiedessi», ha detto il Papa rivolgendosi ai presenti: «Credete che Gesù è il Figlio di Dio? Credete che può cambiarvi il cuore? Credete che può far vedere la realtà come la vede Lui, non come la vediamo noi? Credete che Lui è luce, ci dà la vera luce? Cosa rispondereste? Ognuno risponda nel suo cuore». «Avere la vera luce, camminare nella luce», ha spiegato Francesco, «significa innanzitutto abbandonare le luci false: la luce fredda e fatua del pregiudizio contro gli altri, perché il pregiudizio distorce la realtà e ci carica di avversione contro coloro che giudichiamo senza misericordia e condanniamo senza appello». «Questo è pane tutti i giorni!», il commento a braccio: «Quando si chiacchiera degli altri, non si cammina nella luce, si cammina nelle ombre». «Un’altra luce falsa, perché seducente e ambigua, è quella dell’interesse personale», ha ammonito il Papa: «se valutiamo uomini e cose in base al criterio del nostro utile, del nostro piacere, del nostro prestigio, non facciamo la verità nelle relazioni e nelle situazioni. Se andiamo su questa strada del cercare solo l’interesse personale, camminiamo nelle ombre».

«Vorrei ringraziare il cardinale arcivescovo e tutto il popolo milanese per la calorosa accoglienza di ieri». Sono le parole pronunciate dal Papa dopo l’Angelus di ieri, a proposito della sua visita pastorale del giorno precedente nella diocesi ambrosiana. «Veramente mi sono sentito a casa, e questo con tutti, credenti e non credenti», ha assicurato Francesco. «Vi ringrazio tanto, cari milanesi, e vi dirò una cosa: ho constatato che è vero quello si dice: ‘A Milan si riceve col coeur in man!’», il tributo del Papa.