Vita Chiesa

Firenze, padre Adelmo compie 106 anni: una vita dedicata all’apostolato tra i sordomuti

Padre Adelmo, conserva un fisico robusto, un cuore forte e una mente lucida. Legge (poco) e prega. La carrozzella gli consente ancora una sufficiente autonomia di movimento. Nei tempi dedicati alla preghiera, ripercorrendo con la memoria gli eventi del lungo periodo della sua vita, P. Adelmo rende grazie al Signore per il ministero spirituale che gli è stato concesso di svolgere come missionario dei Sordi.

È nato il 25 febbraio 1911 a Castiglione Dei Pepoli (BO), terzogenito della famiglia di papà Raimondo e di mamma Genovina. Dopo di lui arrivarono altri cinque figli. La famiglia stava discretamente bene: l’amore alleggeriva la fatica e rendeva bella la vita. Il signor Raimondo era barrocciao, trasportava persone e cose; oltre il barroccio aveva anche il calesse e la diligenza e gestiva un ristoro con bottega. La signora Genovina oltre la cura della famiglia era impegnata anche in questi servizi.

Per motivi di lavoro il sig, Raimondo conosceva don Ferdinando Buoni: lo trasportava da Castiglione dei Pepoli al santuario della Beata Vergine delle Grazie in Boccadirio e gli procurava i marroni nella stagione delle castagne. P. Ferdinando era il superiore della Congregazione chiamata «Piccola Missione per i Sordomuti», che aveva a Roma lo studentato. Adelmo aveva già dodici anni e manifestava il desiderio di essere, un giorno, sacerdote: Raimondo e Genovina ne parlarono con Padre Ferdinando e fu deciso: il 15 ottobre 1923 papà Raimondo accompagnò il figlio a Bologna da Padre Ferdinando, che l’accolse nello studentato di Roma. Adelmo frequentò le scuole del Seminario Minore presso il Vaticano.

Terminati gli studi classici entrò nell’anno di noviziato e l’8 settembre 1930, all’età di 19 anni, emise la prima professione dei voti temporanei. Tre anni dopo emise la professione perpetua nella Piccola Missione per i Sordomuti.

Compì i corsi di Filosofia e di Teologia presso l’Università di Propaganda Fide in Roma e il 14 luglio 1935 fu ordinato sacerdote nella chiesa di Sant’Ignazio di Loiola: aveva 24 anni, quindi sono 78 anni che il padre è sacerdote.

Dal 1936 ha svolto il suo ministero di missionario dei Sordi tra gli alunni dell’Istituto Gualandi, cominciando da Bologna (dal 1936 al 1953 e dal 1966 al 1984), spostandosi a Firenze (dal 1953 al 1966 e dal 1987 fino ad oggi) e a Roma (dal 1984 al 1987) secondo le disposizioni dei Superiori.

A tanti giovani sordi, alla ricerca di un posto di lavoro, ha indicato le strade giuste e attraverso le sue moltissime e continue lettere molti hanno ottenuto un posto di lavoro.

Come assistente spirituale ha seguito le associazioni di Azione cattolica dell’Emilia Romagna sempre pronto a correre e a prestarsi per il Sacramento del perdono.

Sempre vestito con la talare ha viaggiato di giorno e di notte per svolgere il ministero sacerdotale a favore dei sordi, finché le forze glielo hanno permesso. Quanti viaggi ha affrontato per essere presente in tante parti lontane da dove risiedeva, per celebrare la Festa di S. Francesco di Sales e la Pasqua annuale (a Modena a Cesena a Rimini Forlì). Ma anche quanti viaggi disagevoli per accompagnare a casa i ragazzi del Molise e del Beneventano, fin a quando poi le Suore della Piccola Missione non hanno aperto una scuola a Benevento.

Animato da un sincero amore per la Piccola Missione nello spirito genuino del Fondatore il venerabile don Giuseppe Gualandi, ha anche diffuso la conoscenza del suo campo di lavoro con vari scritti.