Vita Chiesa

Patriarca Bartolomeo: messaggio natalizio, «2017 Anno di protezione della sacralità dell’infanzia»

«Purtroppo – esordisce – il Vangelo di Natale viene proclamato ancora di nuovo in un mondo, dove echeggia il rumore delle armi, dove viene praticata la violenza non provocata a scapito di persone e popoli, dove signoreggia diseguaglianza e ingiustizia sociale. Intollerabile è la situazione in cui si trovano innumerevoli bambini, vittime di conflitti bellici, di situazioni confuse, di sfruttamenti vari, di persecuzioni e discriminazioni, di fame e povertà e di privazioni dolorose».

Nel richiamare la visita a Lesbo dello scorso aprile con Papa Francesco e l’arcicescovo Ieronimos, Bartolomeo ricorda «le vicissitudini dei profughi e dei migranti e particolarmente i problemi acuti dei bambini tribolati, vittime innocenti e indifese della violenza bellica, delle discriminazioni raziali e religiose e della ingiustizia, il cui numero aumenta continuamente». Il Natale costituisce pertanto «un richiamo e un appello a prendersi cura dei bambini, a proteggere queste vittime vulnerabili e a rispettare la sacralità della infanzia». Ma i bambini, secondo il patriarca, sono «minacciati» anche nei Paesi sviluppati per la crisi del matrimonio e della famiglia e per «l’esercizio della violenza fisica e psichica».

Deleteri televisione e internet. Nel ricordare l’enciclica del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa, Bartolomeo rivolge un appello  «a tutti, a rispettare l’identità e la sacralità dell’infanzia» di fronte alla crisi migratoria mondiale, al flagello della mortalità infantile, al lavoro minorile, alle violenze fisiche e psicologiche, ai pericoli del consumismo. «Proclamiamo il 2017 Anno di protezione della sacralità della infanzia – conclude il patriarca -, chiamando tutti a riconoscere e a rispettare i diritti e l’integrità dei bambini».