Vita Chiesa

Grosseto, aperto il presepe nell’atrio del palazzo vescovile

Il dipinto è intitolato «I pastori» e fa parte di una serie di 45 tavole, dette il «Vangelo» di Venturino, attraverso le quali l’artista ha narrato la salvezza cristiana dall’annunciazione sino alla resurrezione di Gesù. Le tavole nel 1999 sono state raccolte in un pregiato volume intitolato proprio «Il Vangelo di Venturino», con la presentazione del poeta Mario Luzi e il commento a ciascun dipinto dello stesso Cetoloni, all’epoca frate minore, non ancora vescovo.

La tavola de «I pastori» ha un impatto visivo immediato: la capanna (due pali e una trave), la stella tratteggiata come la dipingerebbe la mano semplice di un bambino, le figure quasi lacere dei pastori e della gente, e quel Bambino, nudo, che si staglia sicuro, in ginocchio davanti a chi va verso di Lui. «Lui non ha nulla, è quasi un nulla – scrive monsignor Cetoloni nel suo messaggio natalizio – ma allarga le braccia… Tutto sembra perdersi in Lui, ritrovarsi abbracciato dalla Sua umanità di Dio. Natale è anche questo andare confuso verso di Lui. Insieme. Tra quei personaggi ci siamo anche noi, c’è il mondo, i deboli e i forti, i ricchi e i poveri, i bianchi e i neri, i richiedenti asilo e i profughi e, insieme, le persone della porta accanto o i familiari». Il presepe può essere ammirato e contemplato da chi vorrà sostare qualche istante in raccoglimento, tutti i giorni, dalle 8 alle 19.