Vita Chiesa

Papa Francesco: omelia allo stadio di Malmö. «I santi cambiano la storia con la mitezza del cuore»

«Siamo chiamati – ha detto Francesco – ad essere beati, seguaci di Gesù, affrontando i dolori e le angosce del nostro tempo con lo spirito e l’amore di Gesù». Papa Francesco ha quindi declinato le Beatitudine ai tempi moderni, indicando le «nuove situazioni per viverle con spirito rinnovato e sempre attuale: beati coloro che sopportano con fede i mali che altri infliggono loro e perdonano di cuore; beati coloro che guardano negli occhi gli scartati e gli emarginati mostrando loro vicinanza; beati coloro che riconoscono Dio in ogni persona e lottano perché anche altri lo scoprano; beati coloro che proteggono e curano la casa comune; beati coloro che rinunciano al proprio benessere per il bene degli altri; beati coloro che pregano e lavorano per la piena comunione dei cristiani… Tutti costoro sono portatori della misericordia e della tenerezza di Dio, e certamente riceveranno da Lui la ricompensa meritata».

«La mitezza è un modo di essere e di vivere che ci avvicina a Gesù e ci fa essere uniti tra di noi; fa sì che lasciamo da parte tutto ciò che ci divide e ci oppone, e che cerchiamo modi sempre nuovi per progredire sulla via dell’unità». Con la chiamata a essere miti e umili di cuore Papa Francesco ha concluso il suo viaggio in Svezia, compiuto in occasione dei 500 anni dall’inizio della Riforma, presiedendo la Messa per la piccola comunità cattolica di questo Paese nello Stadio Swedbank di Malmö. Quindicimila le persone presenti al rito nella Solennità di Tutti i Santi. Prima di lasciare la Svezia, papa Francesco ha indicato l’esempio di due sante, figlie di questa terra: santa Maria Elisabetta Hesselblad, recentemente canonizzata, e santa Brigida, Brigitta Vadstena, co-patrona d’Europa. «Esse – ha detto – hanno pregato e lavorato per stringere legami di unità e di comunione tra i cristiani. Un segno molto eloquente è che proprio qui, nel loro Paese, caratterizzato dalla convivenza di popolazioni molto diverse, noi stiamo commemorando congiuntamente il quinto centenario della Riforma. I Santi ottengono dei cambiamenti grazie alla mitezza del cuore. Con essa comprendiamo la grandezza di Dio e lo adoriamo con sincerità; e inoltre è l’atteggiamento di chi non ha nulla da perdere, perché la sua unica ricchezza è Dio».