Vita Chiesa
Luterani-Cattolici: preghiera ecumenica a Lund, «profondamente addolorati per i mali causati gli uni verso gli altri»
«Per questo – ha proseguito il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani – è possibile oggi incontrarci. Siamo venuti con differenti pensieri e sentimenti di ringraziamento e dolore, gioia e pentimento, gioia nel Vangelo e pentimento per la divisione». Nella preghiera comune, cattolici e luterani esprimono la loro gratitudine per il dono della fede ricevuto ma chiedono anche perdono per la divisione. «Luterani e cattolici – ha detto il cardinale – hanno spesso sottolineato ciò che li separava piuttosto che guardare ciò che li univa. Hanno accettato che il Vangelo si mischiasse con gli interessi politici ed economici di chi aveva il potere. I loro errori hanno causato la morte di centinaia di migliaia di persone. Siamo profondamente addolorati dei mali che cattolici e luterani hanno reciprocamente causato gli uni verso gli altri».
«Essere un dono di speranza in mezzo a una umanità che anela a vivere con giustizia in una diversità riconciliata». A questo luterani e cattolici sono chiamati oggi, dopo secoli di divisione, in un tempo di profonda frammentazione, ha sottolineato il segretario generale della Federazione luterana mondiale, Martin Junge, prendendo la parola nel corso della preghiera ecumenica comune. Per secoli, ha detto Junge, cattolici e luterani si sono «visti gli uni e gli altri come tralci separati della Vigna di Cristo», sebbene in tutto questo lungo tempo ci sono stati uomini e donne che hanno lavorato e si sono impegnati nei sentieri del dialogo per ricostruire la comunione tra i cristiani. «Sento un’immensa gratitudine per questi intrepidi profeti», ha detto il segretario generale della Flw. Ora però, ha quindi aggiunto Martin Junge, è arrivato il tempo di «allontanarci da un passato segnato dalla divisione e dal conflitto, per incamminarci verso la comunione». «È un cammino – ha detto – promettente ma esigente che si inserisce in un tempo di grande frammentazione e marcata tendenza al conflitto».