Vita Chiesa
Ucraina: p. Lombardi, costituito dal Papa Comitato per distribuzione fondi Colletta
Il ricavato della colletta, ha ricordato il portavoce vaticano, è destinato «esclusivamente a beneficio della popolazione vittima della guerra, senza distinzione di religione, confessione o appartenenza etnica», e dunque «anche ai musulmani e ai non cristiani». Il Comitato – si apprende dalla lettera del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, che si recherà dal 15 al 20 giugno in Ucraina – sarà composto da un presidente, monsignor Jan Sobilo, vescovo ausiliare di Kharkiv-Zaporizhia, e da quattro membri: tre di competenza del presidente, tranne uno, che sarà indicato «di comune accordo» da Caritas Internationalis e dal Pontificio Consiglio Cor Unum.
«Il mandato del Comitato – ha precisato Lombardi – sarà della durata di un anno, rinnovabile se necessario». «Importanti», per il portavoce vaticano, le indicazioni della lettera sulla scelta degli interventi da compiere: «Le proposte dovranno pervenire anzitutto dalle assemblee interreligiose o interconfessionali esistenti nelle singole aree, o da singoli vescovi, anche non cattolici, laddove non esistessero tali assemblee, ma si potranno esaminare anche proposte provenienti da altre organizzazioni». Interpellato dai giornalisti sull’entità della colletta, il portavoce vaticano ha risposto: «Non lo sa nessuno. La procedura della raccolta è tuttora in corso, ed è un po’ complessa: le parrocchie mandano alle diocesi, le diocesi alle Conferenze episcopali, le Conferenze episcopali a Roma… Si suppone, però, che l’ammontare della somma sia di una certa consistenza, nell’ordine di qualche milione di euro».