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Libano: le vittime dell’esplosione di Beirut un anno dopo. La storia di Rami
Gli occhi guizzano, mentre guarda lo smartphone. “Il tuo schermo è proprio come quello di mio fratello grande”, dice: “Ha promesso che me lo darà, prima o poi, quando ne avrà un altro”. Rami ha 13 anni e nessuna voglia di piangersi addosso. Non che abbia dimenticato i boati, i vetri andati in frantumi, la paura. Quelle sei del pomeriggio del 4 agosto 2020 a Beirut le ricordano tutti: figurarsi in casa sua, aggrappati alla collina, proprio sopra il porto.
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