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Betlemme: i 50 anni dell’Istituto per audiolesi “Effetà”. “Il segno concreto della bontà di Dio”
Compie 50 anni l’Istituto "Effetà", voluto da Paolo VI, dopo la sua visita in Terra Santa nel 1964. Il 6 settembre 1971 i primi 24 bambini audiolesi iniziarono il programma riabilitativo audio-fonetico. Dopo 50 anni l’Istituto continua nel miracolo di donare dignità ed integrazione ai suoi alunni. Intervista a madre Anastasie Teby, responsabile della struttura
“Quando i bambini sono accolti, amati, custoditi, tutelati, la famiglia è sana, la società migliora, il mondo è più umano. Pensiamo all’opera che svolge l’Istituto ‘Effetà Paolo VI’ in favore dei bambini palestinesi sordo-muti: è un segno concreto della bontà di Dio. È un segno concreto che la società migliora”: così Papa Francesco nella messa celebrata, il 25 maggio 2014, nella piazza della Mangiatoia a Betlemme, una delle tappe più significative del suo viaggio in Terra Santa. Voluto da Paolo VI, dopo la sua visita in Terra Santa nel 1964, gestito dalle suore della Congregazione di Santa Dorotea di Vicenza, Effetà, oggi è una vera e propria “grotta vivente”, posta tra muri e check-point che circondano la città natale di Gesù. All’interno dell’istituto si pratica la rieducazione audio-fonetica dei bambini audiolesi dei Territori Palestinesi, nella consapevolezza che la sordità non è un ostacolo per un’affermazione personale nell’ambiente civile. “Effetà!”: apriti, è la parola emessa da Gesù per guarire un sordomuto che così torna ad udire e dunque anche a parlare, uscendo dall’isolamento in cui la malattia lo aveva confinato.
Il 30 giugno 1971 il card. Massimiliano Furstemberg inaugurò la scuola. Il 6 settembre 1971 i primi 24 bambini audiolesi iniziarono il programma riabilitativo audio-fonetico. Dopo 50 anni l’Istituto – una vera e propria eccellenza scolastica nel disastrato panorama politico, sociale, economico e sanitario palestinese, messo ancora più a dura prova dal Covid-19 – continua nel miracolo di donare dignità ed integrazione ai suoi alunni (Per informazioni e aiuti: ephpheta2017@gmail.com). Il Sir ha parlato con madre Anastasie Teby, responsabile dell’Istituto.