Vita Chiesa

Diocesi di Pitigliano, l’ingresso di mons. Roncari con l’augurio di San Francesco

Nella sua omelia, padre Roncari ha spiegato il senso del suo saluto francescano: «Pace che viene dal Signore e il bene che è il Signore stesso; io vi auguro di credere sempre nel Signore Gesù, di professare con gioia e coraggio la fede nel Signore Gesù; è il mio compito ora quello di servire la vostra fede, con la gioia nel professarla e nel viverla». «Il mio compito ora – ha proseguito – è  quello di servire la vostra fede, con la gioia nel professarla e nel viverla. Il vescovo ha questo compito fondamentalmente. La parola vescovo vuol dire colui che sorveglia; certo si può sorvegliare con animosità e per tanti motivi, ma la Scrittura attraverso l’ordinazione ha ricordato a me in che modo si deve sorvegliare: non come padroni del gregge, ma come parti del gregge stesso».

«Vi posso assicurare – ha affermato ancora monsignor Roncari – che non avrò altro scopo nella mia vita, da stasera in poi, se non quello di condividere con voi la vita cristiana, di testimoniarvela e umilmente insegnarvela. Non vi sembri fuori luogo quest’ultimo verbo, che potrebbe sembrare presuntuoso, ma è questo il compito del vescovo, che raccoglie la testimonianza di fede delle generazioni passate e dei vescovi precedenti, per viverla nell’oggi e consegnarla a chi verrà dopo; la Chiesa funziona così. Allora vi esprimo la mia gioia di essere qui, io sono contento di essere il vostro vescovo. Vi prometto davanti a Dio, in questo momento così importante della mia vita, di essere sempre al vostro servizio spirituale».

Monsignor Roncari si è quindi presentato alla nuova diocesi: le sue origini in una modesta famiglia operaia, il suo ingresso nell’ordine dei frati minori cappuccini, il suo impegno come parroco e come insegnante di storia della Chiesa: «Questo sono io ed ora insieme camminiamo, insieme meditiamo la Parola di Dio, insieme incoraggiamoci gli uni gli altri per individuare le strade più opportune ove camminare  insieme». Il nuovo vescovo, richiamando le parole con cui il suo predecessore, monsignor Guglielmo Borghetti, lo ha salutato al suo ingresso in Cattedrale, ha parlato anche di «sinodalità» che la Chiesa di Pitigliano Sovana Orbetello ha sperimentato anche nel recente Sinodo diocesano.

Prima di entrare in Duomo monsignor Roncari aveva compiuto tre tappe simboliche: a Fonteblanda, lungo la costa maremmana, prima parrocchia della diocesi incontrata venendo da Grosseto, dove ha sostato per una breve preghiera accolto dalla popolazione festante. La seconda tappa, dopo la salita dal mare alla collina, al santuario della Madonna delle grazie, di fronte a Pitigliano, per affidare a Maria il suo apostolato; infine nella piazza comunale di Pitigliano, dove è stato accolto dai canonici, dai sindaci dei comuni del territorio e dal Prefetto di Grosseto. Si è formato quindi un corteo aperto dagli sbandieratori e tamburini, che ha accompagnato tutti verso la cattedrale, già occupata da numerosi fedeli, dove il nuovo Vescovo si è inginocchiato per un momento di adorazione prima della Messa. A presiedere l’inizio della Celebrazione è stato l’arcivescovo di Siena, mons. Antonio Buoncristiani, nella sua funzione di metropolita, il quale, subito dopo la firma da parte del vescovo entrante della lettera apostolica di nomina di papa Francesco, precedentemente letta dal cancelliere vescovile, gli ha lasciato la cattedra consegnandogli il pastorale. Da questo momento, fra gli applausi dell’assemblea, ha avuto inizio il ministero episcopale di monsignor Giovanni Roncari a Pitigliano Sovana Orbetello.