Vita Chiesa
Firenze, card. Betori: «grati» per il restauro del Battistero
«La lettura che oggi il restauro ci permette di fare di questo monumento, nella tessitura delle pietre e nella successione dei tempi – ha detto il cardinale -, rivela la cura che nei secoli la città ha avuto per esso. Questo è un richiamo alla città stessa e ai cittadini ad una continua cura della propria identità attraverso una salvaguardia e una ricostruzione continua della propria dignità umana».
Hanno preso parte alla presentazione stamani in piazza San Giovanni, oltre al cardinale Betori, Alessandra Marino, Soprintendente Belle Arti e Paesaggio per le Province di Firenze, Pistoia e Prato, Dario Nardella, Sindaco di Firenze, Franco Lucchesi, Presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Francesco Gurrieri, vicepresidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Beatrice Agostini, Direttore dei lavori di restauro e Fabio Falciani, presidente del Consorzio San Zanobi.
Il restauro, durato un anno e nove mesi e giunto a settant’anni dall’ultimo intervento, ha interessato il rivestimento marmoreo delle otto facciate esterne, delle falde di copertura e della lanterna del Battistero. Si è trattato di un intervento conservativo teso a eliminare gli strati d’incrostazioni e i depositi di sostanze inquinanti, oltre a consolidare e ridefinire gli elementi marmorei che nel tempo si sono degradati.
Diretto dall’Opera di Santa Maria del Fiore in accordo con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Firenze, Pistoia e Prato, per il restauro del Battistero sono stati necessari 2 milioni di euro, finanziati dall’Opera stessa, e in parte, da risorse raccolte grazie alle campagna di crowdfunding a cui hanno risposto migliaia di cittadini per iniziativa di Unicoop Firenze, Maison Pucci e singoli donatori.
Il restauro è stato eseguito dai restauratori del Consorzio San Zanobi, di cui fanno parte un gruppo di imprese fiorentine. E’ la conferma che nel settore del restauro le imprese fiorentine sono tra le eccellenze italiane nel mondo.
Il restauro del Battistero è stato particolarmente complesso perché le otto facciate presentavano stati di conservazione diversa, sia per le caratteristiche dei materiali che per le differenti esposizioni agli agenti atmosferici. A supporto dell’intervento sono stati effettuati rilievi laser, studi iconografici e storici e campagne diagnostiche eseguite dall’Università degli Studi di Firenze e dall’ICVBC – CNR. Anche il restauro della lanterna è stato molto impegnativo, si è dovuti intervenire anche con lavori di consolidamento della struttura e con la rimozione dell’alterazione della doratura della palla e della croce.