Vita Chiesa

Papa Francesco a Taizé: la testimonianza e l’appello all’amore di frère Roger

Nel testo, recante la data del 16 agosto – ma reso noto oggi dalla sala stampa vaticana – e affidato dal Pontefice al cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, Francesco richiama le parole di Benedetto XVI ai giovani in occasione dell’incontro europeo organizzato dalla Comunità di Taizé a Roma nel dicembre 2012: frère Roger è stato un «testimone instancabile del Vangelo di pace e riconciliazione, animato dal fuoco di un ecumenismo della santità». È questo fuoco, ha proseguito Papa Francesco, «che lo ha portato a fondare una comunità che può essere considerata una vera e propria ‘parabola di comunione’, che, fino ad oggi, ha svolto un ruolo importante per costruire ponti di fraternità tra i cristiani».

«Cercando con passione l’unità della Chiesa, Corpo di Cristo, frère Roger – ancora parole del Papa – si è aperto ai tesori depositati nelle diverse tradizioni cristiane, pur senza provocare rotture con la sua origine protestante. Attraverso la perseveranza di cui ha dato prova nel corso della sua lunga vita, ha contribuito a modificare le relazioni tra i cristiani ancora separati, tracciando per molti una via di riconciliazione». Papa Francesco ha quindi sottolineato nel suo messaggio l’amore di frère Roger per i giovani: «Comprendeva le nuove generazioni; aveva fiducia in loro. Ha fatto di Taizé un luogo di ritrovo dove giovani provenienti da tutto il mondo si sentono rispettati e accompagnati nella loro ricerca spirituale». Frère Roger, la conclusione di Francesco, «ha amato i poveri, i diseredati, coloro che apparentemente non contano. Ha mostrato, con la sua esistenza e con quella dei suoi fratelli, che la preghiera va di pari passo con la solidarietà umana».