Lavoro: Ocse, “raggiunto il picco della disoccupazione giovanile. In Italia il tasso di occupazione tornerà ai livelli pre-crisi solo nel terzo trimestre del 2022”

All’inizio della crisi causata dalla pandemia, l’Italia ha registrato un calo del tasso di occupazione più contenuto rispetto alla media dei Paesi Ocse (-1% a fronte del -5). “Ciò – viene osservato – è dovuto in gran parte all’uso diffuso del programma di mantenimento del posto di lavoro”. Se nel corso del 2020 il tasso di occupazione ha recuperato solo leggermente, nel febbraio 2021 l’Italia aveva ancora 945mila persone occupate in meno rispetto all’anno precedente. Il tasso di disoccupazione è aumentato dal 9,5% nel quarto trimestre 2019 al 10,5% nel maggio 2021. Il tasso di disoccupazione giovanile, invece, è passato da un livello già elevato del 28,7% a un picco del 33,4%, raggiunto relativamente tardi nella crisi nel gennaio 2021. Secondo l’Ocse l’Italia è uno dei pochi paesi in cui il tasso di disoccupazione giovanile è rimasto molto vicino al suo livello massimo nella primavera del 2021.  Partendo dall’11,4%, ha raggiunto un picco del 19% all’inizio della crisi nell’aprile 2020, per poi scendere al 14% ad aprile 2021.