Vita Chiesa

Vaticano, un concerto con 2 mila poveri «ai posti d’onore»

L’evento è patrocinato dall’Elemosineria apostolica, dal Pontificio Consiglio della cultura, del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione e dalla Fondazione San Matteo in memoria del cardinale Van Thuân. Ai poveri, ha annunciato mons. Ravelli durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, «saranno riservati i primi due settori dell’Aula Paolo VI: saranno loro gli ospiti più illustri della serata, chiamati attraverso associazioni di carità e di volontariato che operano in loro aiuto e collaborano nella realizzazione dell’evento: il Gran Priorato di Roma e la Delegazione di Roma del Sovrano Militare Ordine di Malta, il Circolo San Pietro, la Caritas diocesana di Roma, la Comunità di Sant’Egidio e il Centro Astalli». Acanto ai poveri, saranno invitati famiglie, anziani e giovani di tutte le parrocchie romane, «in particolare coloro che nelle periferie vivono in situazioni di disagio materiale e spirituale». Chiunque richiederà il biglietto gratuito, inoltre, potrà partecipare.

«Oggi gli uomini non cantano più, sono molto tristi», e invece «la misericordia, di cui c’è tanto bisogno oggi, può servirsi di tutto, compresa la musica», ha detto monsignor Marco Frisina, direttore del Coro della diocesi di Roma, presentando la parte musicale del concerto. «Un’opera complessa, un mosaico articolato», lo ha definito il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, che ha parlato a nome del Maestro Daniel Oren, che dirigerà l’Orchestra filarmonica salernitana «Giuseppe Verdi», protagonista del concerto insieme al Coro della diocesi di Roma. «I brani che ascolteremo – ha anticipato mons. Frisina – rappresentano un viaggio spirituale che dalla visione della nostra condizione umana ci porterà a incontrare la grazia del Signore», nel giorno della festa dell’Ascensione. «Ci aiuterà in questo il grande poeta Dante – ha proseguito mons. Frisina – di cui quest’anno si celebrano i 750 anni dalla nascita. La sua Divina Commedia è infatti un viaggio spirituale in cui il poeta, simbolo di ogni uomo, si pone in cerca di Dio che è l’Amore. Dapprima è una ricerca dolorosa che lo costringe a viere l’esperienza dell’Inferno, del luogo dove sono coloro che tradiscono l’amore, oppure hanno cercato solo se stessi e non di Dio. Ma in seguito potrà cominciare la salita del Purgatorio dove regna la speranza e la misericordia, fino a giungere al Paradiso».

Padre Ciro Benedettini, vicedirettore della sala stampa della Santa Sede, rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa di presentazione del concerto, ha precisato che la presenza del Papa non è in agenda. Quanto alla stima della cifra dei partecipanti, monsignor Marco Frisina, ha parlato di circa 7mila persone, suddivise tra 2mila poveri e 5mila benefattori, «ma le richieste dei biglietti continuano e le cifre possono variare», ha aggiunto. Ad una domanda sui proventi della Lotteria per le Opere di Carità del Papa, monsignor Giorgio Ravelli ha precisato che «noi ne siamo stati i beneficiari, non i promotori: lo ha promosso il Governatorato, ed il successo è stato considerevole, al di là delle previsioni. Per questo il Governatorato ha voluto ripetere l’iniziativa». Ogni partecipante al concerto, troverà sul suo posto a sedere una busa dove, se vorrà, potrà mettere un’offerta per le Opere di Carità del Papa. Per le informazioni e le richieste dei biglietti – che potranno essere ritirati in Vicariato fino all’ora di pranzo del 14 maggio – si può «cliccare» su  www.corodiocesidiroma.it