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Parlamento europeo: via libera al “certificato Covid digitale Ue”.

Dal 1° luglio 2021 i cittadini europei (e i cittadini di Paesi terzi residenti nell’Ue) potranno spostarsi tra Paesi Ue con il “certificato Covid digitale Ue”, che sarà rilasciato gratuitamente dalle autorità nazionali e sarà disponibile in formato digitale o cartaceo con un codice Qr.

 La Plenaria del Parlamento europeo, riunito a Strasburgo, ha approvato l’introduzione, per 12 mesi, di questo documento che attesterà se una persona è stata vaccinata (con uno dei vaccini autorizzati dall’Ema) oppure se ha effettuato un test recente con esito negativo o ancora se è guarita dall’infezione. I certificati saranno compatibili e verificabili in tutta l’Ue. I deputati hanno anche voluto e ottenuto un accordo secondo cui i Paesi Ue non potranno imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di certificati (quarantena, autoisolamento o test) “a meno che non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica”. Dall’Europarlamento anche l’indicazione che si garantiscano “prezzi abbordabili e ampia disponibilità dei test”. Su richiesta del Parlamento, la Commissione si è impegnata a mobilitare 100 milioni di euro per consentire agli Stati membri di acquistare test per il rilascio dei certificati.Oggi i lavori della Plenaria proseguono: i dibattiti sono ricominciati con gli interventi della presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio Charles Michel per un ritorno sul Consiglio europeo del 24 e 25 maggio e per preparare la riunione del G7 della prossima settimana. Alle 12 il presidente David Sassoli annuncerà il vincitore del Premio del pubblico europeo Lux 2021. Altri temi dell’agenda: sicurezza informatica, parità di genere e molestie online di donne politiche.