Vita Chiesa
Caritas di Pisa, nelle parrocchie raccolta di biancheria e indumenti per i più poveri
Sei euro per un kit completo di abbigliamento intimo, una maglietta di ricambio, slip e calzini da destinare ai frequentatori delle docce per i poveri del centro operativo Caritas di via delle Sette Volte, nel cuore del centro storico di Pisa. Quindici, invece, per mettere loro a disposizione anche una tuta, ossia una felpa e un paio di pantaloni da ginnastica, in modo da permettere, non solo di lavarsi, ma pure di avere un cambio d’abiti pulito. E’ la proposta che la Caritas diocesana di Pisa rivolge a parrocchie e associazioni della diocesi per la Quaresima di quest’anno, un gesto d’attenzione per coloro che non hanno più un tetto e un’abitazione salubre in cui tornare e che, ogni notte, devono rimediare una soluzione di fortuna: domenica prossima, 22 marzo, il momento culminante con la giornata di colletta, indetta dall’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, una raccolta fondi destinata appunto all’acquisto di biancheria e indumenti di ricambio per i «senza dimora» che utilizzano il servizio docce Caritas a cui sono chiamate ad aderire tutte le comunità parrocchiali della diocesi.
Sono soprattutto le persone prive di un alloggio, infatti, gli utilizzatori della struttura di via delle Sette Volte, tre docce ricavate in un’ala ristrutturata nel marzo 2010 dell’edificio che ospita anche il centro d’ascolto, una delle due presenti in città in cui è possibile lavarsi gratuitamente (l’altra è l’asilo notturno di Porta a Mare della Società della Salute), caratteristica che lo rende uno dei servizi più ricercati fra quelli promossi dalla Caritas: nel 2014, infatti, sono state 192 le persone che hanno l’hanno utilizzate almeno una volta per un totale di 1.575 docce fatte nell’arco dei dodici mesi: «Rispetto al 2013, quando gli utilizzatori furono 154 per un totale di 1.047 docce, abbiamo assistito ad un aumento del 25% per quanto riguarda le presenze e addirittura del 50% per quel che riguarda i servizi erogati» commenta Marco Arzilli, responsabile del centro operativo Caritas, che giustifica la crescita «di sicuro pure con un aumento delle situazioni di marginalità grave che non ha risparmiato nemmeno il nostro territorio, ma anche con una riorganizzazione del servizio che, adesso, consente di farsi una doccia in tempi più rapidi rispetto a due anni fa e, quindi, di evadere un numero maggiore di richieste nell’arco dello stesso tempo».
In via delle Sette Volte ci si può lavare lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12 previo colloquio con un operatore del Centro d’Ascolto al termine del quale vengono consegnati uno o più buoni doccia: «Perché tutti i servizi, anche quelli all’apparenza più banali, mettono al centro la relazione e il rapporto con la persona che vive una situazione di bisogno» spiega il direttore della Caritas diocesana don Emanuele Morelli. Ciascuno degli utilizzatori, ha a disposizione asciugamano, shampoo, sapone e, nel caso degli uomini, anche schiuma da barba e lamette per radersi, «quasi tutto materiale che arriva dall’aeroporto nell’ambito di un’intesa con il “Galilei” – prosegue don Morelli – che prevede di destinare ai nostri servizi quei liquidi che i passeggeri hanno dovuto abbandonare all’imbarco in quanto non ne è consentito il trasporto a bordo dell’aereo».