Vita Chiesa

Arezzo, Madonna del Conforto: mons. Fontana, uscire «dall’indifferenza»

«La Madonna è l’esempio perfetto del conforto che viene dall’incontro con Gesù: a noi tocca d’imparare a portare conforto e speranza con l’esercizio della carità», ha evidenziato il presule. «In questa città provata e per molti versi marginalizzata – ha aggiunto -, noi siamo convinti che c’è un grande bisogno dei cristiani. Una fede forte sostiene la speranza».

L’auspicio è che «Arezzo si compatti ancora attorno al bene comune, nella scelta di servizio, nel recupero di quella carità che ancor prima di essere una sinfonia di opere buone, deve essere una cultura, cioè una convinzione interiore, che motiva e sostiene il nostro operare nel mondo». Per fare carità cristiana «non bastano le opere: esse stesse vanno animate d’amore. Gesù ha voluto che noi fossimo le sue mani per aiutare gli altri, ma soprattutto il suo cuore per capire le necessità degli altri. Ogni parrocchia, comunità, gruppo ecclesiale è chiamato a mettersi al servizio».