Vita Chiesa

Concistoro: l’abbraccio tra Benedetto e Papa Francesco. Il saluto di mons, Mamberti

Ha salutato molti di loro, a partire dal cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, con il quale ha parlato sorridendogli e stringendogli le mani. Poi Benedetto è andato a sedersi all’estrema sinistra della prima fila, nella parte riservata ai cardinali vescovi. Alle 11 in punto, l’incontro e il saluto tra Papa Benedetto e Papa Francesco, che chiudeva la fila delle porpore. A quel punto il Papa emerito si è alzato per andare a stringere le mani al Santo Padre. Il Papa emerito ha voluto essere presente anche al secondo Concistoro del Papa regnante, esattamente come aveva fatto al primo Concistoro di Papa Francesco, prendendo lo stesso posto fra i cardinali.

«Le siamo grati per averci scelti, da ogni parte del mondo, per condividere in modo particolare il suo ministero, ricordandoci che ogni vocazione ecclesiale è anzitutto un servizio ai fratelli e alla Chiesa stessa». È il saluto rivolto da Dominique Mamberti, il primo dei nuovi cardinali, al Papa, a nome di tutti i suoi confratelli. Si è aperto così, nella basilica di san Pietro, il Concistoro ordinario pubblico per la creazione dei 20 nuovi cardinali: oggi ne sono presenti 19, visto che il cardinale Josè de Jesus Pimiento Rodrighez, 96 anni, ha chiesto di poter ricevere la berretta in Colombia, «non riuscendo a venire a Roma per l’avanzata età», ha detto il cardale Mamberti. «L’entrare a far parte del Collegio Cardinalizio – ha proseguito – c’inserisce in modo particolare nella storia e nella vita della Chiesa di Roma. Siamo invitati ad uscire da noi stessi, dalle nostre abitudini e comodità, per servire la missione della Chiesa, consapevoli che ciò implica un orizzonte più ampio. E qui è davvero presente tutto il mondo, essendo i nuovi cardinali espressivi di tutti i continenti».