Vita Chiesa

Papa Francesco: la giornata a Istanbul, l’abbraccio del Patriarca e della comunità cattolica

Il Papa viene accolto all’aeroporto dal Patriarca Ecumenico Bartolomeo I e dal Governatore di Istanbul. Da qui il Papa raggiungerà la alla Moschea Sultan Ahmet, nota anche come «Moschea Blu». È una delle più importanti moschee di Istanbul. È l’unica ad avere sei minareti (sono di solito quattro), superata in questo solo dalla moschea della Ka’ba, alla Mecca, che ne ha sette. Il Papa viene accolto dal Gran Muftì e da un Imam, prima di entrare insieme, attraverso il grande portico, all’interno della Moschea per la visita e per un momento di raccoglimento. Successivamente il Papa si recherà al museo di Aya Sofya. Costruito da Costantino nel 360 come Basilica cristiana, nel 1453, quando Costantinopoli cadde in mano agli Ottomani, Maometto II ordinò di trasformarlo in moschea. Dal 1935, Aya Sofya è un museo per volontà di Atatürk, padre della Turchia laica. Il Papa verrà accolto dal Direttore del Museo che lo guiderà per l’antica Basilica.

Finita la visita alla Moschea Blu, il Papa verrà portato alla Rappresentanza Pontificia di Istanbul, conosciuta qui ad Istanbul come «Casa Roncalli» perché fu la residenza e la sede del Delegato Apostolico Angelo Roncalli, futuro Papa Giovanni XXIII, rimasto in Turchia dal 1935 al 1944. Ad accogliere papa Francesco, nel giardino della Rappresentanza, ci saranno circa 50 esponenti delle Comunità cattoliche locali (latina, armena, sira e caldea) guidati dai rispettivi Ordinari.

Nel pomeriggio, alla Cattedrale dello Spirito Santo il papa celebrerà una messa seguendo una Celebrazione di carattere inter-rituale in latino con preghiere in armeno, turco, aramaico (rito caldeo), siriaco-turco, italiano, francese, inglese e spagnolo. Dopo la messa, il papa si recherà nella Chiesa Patriarcale di S. Giorgio, Phanar, per una preghiera ecumenica con il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I. I due leader rivolgeranno un discorso, reciteranno insieme il «Padre nostro» e impartiranno sui presenti la benedizione, in latico e greco. Al termine della preghiera, il Papa e il Patriarca si recano al secondo piano per l’incontro privato; al termine del quale ci sarà scambio di doni e la presentazione delle Delegazioni ristrette.