Vita Chiesa
Sinodo Valdese: Bernardini, «Non abbiamo perso speranza»
I tempi difficili, per il moderatore, sono quelli della «crisi economica e sociale, che continua a frustrare le speranze degli europei, e degli italiani in particolare», ma anche quelli delle guerre combattute in nome di Dio. «Uccidere, violentare e torturare nel nome di una fede è un abominio – ha denunciato Bernardini -, tutti noi dobbiamo denunciarlo come tale: come un peccato blasfemo che offende il volto e il cuore di Dio». È il «virus feroce dei fondamentalismi» che ritroviamo come «un’erba cattiva nei nostri orticelli europei e italiani: antisemitismo, nazionalismo, xenofobia, omofobia, pregiudizio». Vivono tempi difficili anche per le chiese protestanti in Europa e in Italia che, non diversamente da quelle cattoliche e ortodosse, si confrontano con «secolarizzazioni varie, globalizzazione, nuovi linguaggi, riduzione di risorse umane e finanziarie».
Tuttavia, «non abbiamo perso la speranza, non abbiamo perso la voglia di progettare e impegnarci – ha ribadito il moderatore -, perché siamo convinti che credere in Dio e sperare siano la stessa cosa». Nelle parole di Bernardini, metodisti e valdesi vogliono provare a ripartire nel cammino di testimonianza attraverso l’evangelizzazione, con un nuovo sforzo di comunicazione verso l’esterno, la creazione di comunità «solidali e inclusive di uomini e donne, giovani e anziani, nativi italiani e di altri continenti presenti in Italia». «Proviamo a ripartire – ha aggiunto Bernardini – con una sfida rinnovata sul piano ecumenico e interreligioso, in particolare con i segnali di nuova fraternità che ci giungono da vari livelli della Chiesa cattolica romana, che apprezziamo e che ci impegniamo ad approfondire. Le modalità e i linguaggi che accompagnano questo percorso, «non sono più quelli di ieri e probabilmente non sono ancora quelli di domani», ha sottolineato Bernardini che ha aggiunto: «in poco tempo e un po’ di corsa, stiamo costruendo un nuovo orizzonte di riferimento, il più possibile condiviso, in sostituzione di quello precedente, che si è stratificato nel corso di secoli non di anni!». Il pastore metodista Luca Anziani è stato eletto vice moderatore.