Vita Chiesa
Sinodo valdese: mons. Bianchi (Cei), costruire un futuro amico delle diversità
L’assemblea sinodale si è aperta ieri con la lettura di un messaggio di papa Francesco: partecipano come ospiti della Chiesa cattolica, anche monsignor Piergiorgio Debernardi, vescovo Di Pinerolo e don Cristiano Bettega direttore dell’Ufficio Cei per l’ecumenismo. Nel prendere la parola questa mattina, il vescovo Bianchi ha detto: “Abbiamo dinanzi, o meglio siamo già posti dentro, sfide comuni che attendono e chiedono la forza dell’annuncio e della testimonianza evangelica per aprire percorsi e attivare risposte che siano sotto il segno della dignità e dell’umanità”. Nell’elencare queste sfide, monsignor Bianchi cita “la violenza subdola e aggressiva contro al libertà di coscienza che sta scatenando intolleranza e aperta aggressione contro la libertà religiosa”. Ed ha aggiunto: “Tale libertà non è una qualsiasi libertà ma tocca il livello più profondo e geloso di ogni persona” perché “là si decidono le opzioni fondamentali”, che “muovono il cammino personale e relazionale nella vita”.
Altra sfida che attende le Chiese è “l’immagine che viene globalmente trasmessa della religione” come “nemica dell’umanesimo e dei fondamentali diritti della persona” che “ha come ultima risultante l’immagine di un Dio nemico della felicità dell’uomo”. Monsignor Bianchi ha parlato ai valdesi anche della “fruttificazione amara che è il protrarsi e l’aggravarsi della crisi economica”. Una crisi – ha detto il vescovo – che si sta “generando dentro di noi e attorno a noi sotto il segno dello spegnersi della speranza, dell’attesa e dell’aspirazione al futuro che sottrae alle nuove generazioni voglia di vivere, di impegnarsi, di intraprendere lasciandole nelle acque morte dell’apatia con le rughe nel cuore”. Il vescovo ha anche parlato di un’Europa che sembra essere sempre più “avviata sulla via del cinismo”, incline “a trovare facili e utilitaristiche motivazioni per sgranare la coroncina dei no”.
Tutte queste sfide – ha quindi concluso monsignor Bianchi – “sono il mare dei ‘giunchi’ che il Signore ha chiamato noi cristiani ad attraversare in questa stagione, compagni di strada e di umanità con questa generazione cui sia debitori di una parola e di una testimonianza che sia evangelica e perciò unitaria, fraterna, sintonica tra la nostre Chiese”.